Domenica 12 giugno saremo chiamati al voto nei Comuni dove sarà rinnovata l’amministrazione comunale. Articolo Uno invita a votare per le liste di centrosinistra e, in particolare, per le liste di Coraggiosa. Riccione Coraggiosa sostiene la candidata sindaca Daniela Angelini; Coriano Futura sostiene il candidato sindaco Cristian Paolucci.
Inoltre, in tutta la provincia, saremo chiamati a votare sui cinque referendum sulla giustizia. Di cosa si tratta?
- Attenzione, non sono referendum di iniziativa popolare, presentati con la raccolta di firme fra i cittadini. Sono stati, al contrario, proposti dalle maggioranze di centrodestra di nove consigli regionali. Si tratta dunque di un’operazione politica voluta dalla destra. Una “vendetta” nei confronti della magistratura? Il sospetto potrebbe sorgere, in realtà l’operazione è ben più pericolosa perché nel complesso i cinque referendum tendono a indebolire la magistratura per intaccare l’equilibrio che la Costituzione sancisce fra i poteri dello Stato. Equilibrio che è la base di ogni democrazia. Equilibrio che nell’Ungheria di Orban, l’amico di Meloni e Salvini, ha compromesso l’autonomia della magistratura (Risoluzione del Parlamento Europeo 2017 n. 2131).
- Mettere mano al tema della giustizia a colpi di referendum è molto rischioso. Non saranno un “si” o un “no” a risolvere i molti problemi di cui la giustizia italiana soffre. Il Parlamento è la sede in cui questioni di così delicata valenza costituzionale possono essere affrontate con l’attenzione necessaria.
Proponiamo perciò di non andare a votare per i referendum il 12 giugno prossimo e, dove si vota per le Amministrative, di rifiutare la scheda del referendum e sostenere i candidati delle liste di Coraggiosa.