Le organizzazioni sindacali della scuola, unite, hanno indetto per il 30 maggio uno sciopero nazionale del comparto.
È un importante segnale di mobilitazione che segue quello di altre componenti del mondo della Scuola che, insieme, da sempre svolgono un ruolo cruciale per il progresso e la democrazia nel nostro Paese.
Le ragioni argomentate nella piattaforma sindacale sono fondate e danno corpo a un dissenso che va ascoltato e compreso fino in fondo.
Agire attraverso la forma del decreto su questioni che devono essere oggetto di contrattazione e, anche oltre, di un dibattito aperto e largo nel Paese e nelle scuole è a nostro avviso un errore.
Così come facciamo nostre le richieste di maggiori investimenti per l’istruzione pubblica, di aumenti salariali, di forme di riconoscimento della professionalità nonché di forme di reclutamento univoche e giuste che rispettino e salvaguardino la dignità degli insegnanti.
Lo ha dichiarato Simone Oggionni, responsabile Scuola di Articolo Uno.