Oggi l’Istat ci dice che vista la persistente spinta inflazionistica si rischia una perdita di potere d’acquisto valutabile in quasi cinque punti percentuali per le retribuzioni contrattuali e che comunque nel primo trimestre del 2022 la crescita rimane contenuta. Mentre nel 2022 le retribuzioni contrattuali nella media annua dovrebbero crescere dello 0,8% a fronte di un aumento dell’inflazione, a marzo il 6,5%, e dei prezzi. Precarietà e bassi salari sono un problema enorme. Se non troviamo il modo di intervenire gli effetti sui consumi e sul Pil rischiano di diventare devastanti. Bonomi se ne faccia una ragione, questo è uno dei problemi maggiori del nostro Paese. Il governo avvii un tavolo di concertazione con le parti sociali.
Lo afferma il capogruppo di LeU a Montecitorio Federico Fornaro.