Oggi votiamo un provvedimento molto atteso. Atteso perché è un aiuto alle famiglie e alle imprese colpite da un vero e proprio tsunami con un aumento di costi non previsto, e per molti versi imprevedibile, solo fino a qualche mese fa. Gli aumenti sono anche frutto di speculazione e di una logica di mercato che finisce per far pagare a consumatori e piccole imprese i costi di scorribande finanziarie. Logiche che nulla hanno a che vedere con l’economia reale. La guerra in Ucraina ha portato alla luce nodi strutturali del nostro Paese come la dipendenza dall’estero per quanto riguarda l’energia e una debolezza storica sulle rinnovabili, in particolare sul solare.
Lo ha detto il capogruppo di Liberi e Uguali a Montecitorio Federico Fornaro, in dichiarazione di voto sulla questione di fiducia sul decreto legge recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
La guerra in Ucraina cade in un periodo storico di cambiamenti climatici fortissimi che stanno stravolgendo il nostro pianeta, prosegue Fornaro. Per questo non ci possiamo permettere di abbandonare l’obiettivo del superamento delle fonti fossili. Per uscire definitivamente dalla dipendenza dal gas russo non si può tornare indietro ma è necessario arrivare ad una produzione di energia pulita da diverse fonti. Mai come in questo momento si misura una debolezza europea, gigante dal punto di vista economico ma un nano sia dal punto di vista delle relazioni internazionali che in materia di energia. L’Ue deve avere una politica comune sia in tema di acquisti che di politica energetica, conclude Fornaro.