Dl Energia: Fornaro, tassare maggiormente gli extra profitti

Politica

L’aumento dei prezzi dell’energia e del gas stanno mettendo a dura prova famiglie e imprese. Il governo ha adottato fino ad oggi un timido approccio, limitandosi a prevedere, un contributo, a titolo di prelievo straordinario, dovuto per l’anno 2022, per i produttori, importatori e rivenditori di energia elettrica, di gas nonché di prodotti petroliferi che hanno beneficiato di extra profitti, a causa dell’aumento dei prezzi e delle tariffe del settore. Una risposta nella giusta direzione, ma oggettivamente insufficiente alla dimensione delle sofferenze e dell’insostenibile aumento dei costi. La drammatica situazione richiede infatti un prelievo più incisivo e coraggioso, in grado generare un importante gettito erariale da destinare a misure per sostenere i soggetti maggiormente colpiti dall’impennata dei costi dell’energia e dalle conseguenze della guerra. Una risposta adeguata da parte del governo potrebbe arrivare, prima di ipotizzare uno scostamento del deficit, attingendo al totale dei 40 miliardi di euro di extra profitti accumulati dalle imprese del settore energetico,  recuperati soltanto in piccola parte, per mettere in campo interventi immediati per il taglio delle tasse o dei contributi sui redditi da lavoro e per i rimborsi dei maggiori costi per le imprese, così da proteggere il potere d’acquisto dei lavoratori e gli utili delle imprese in sofferenza. Abbiamo presentato un ordine del giorno al decreto Energia per chiedere al Governo di elevare sensibilmente la percentuale del contributo straordinario sugli extra profitti realizzati destinando il maggiore gettito ad interventi di sostegno alle famiglie e ai settori in crisi.

Lo afferma il capogruppo di LeU a Montecitorio Federico Fornaro.