Il Consiglio dei ministri ha varato un provvedimento molto importante: da oggi le imprese che usufruiscono degli incentivi pubblici legati al 110% nell’edilizia, devono applicare il contratto nazionale di lavoro firmato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative.
È un grande passo in avanti. In questo modo si tutelano maggiormente la salute e la sicurezza dei lavoratori, i loro diritti e il salario.
È un passo fondamentale per il settore dell’edilizia che è quello che registra il maggior numero di infortuni e di morti sul lavoro.
Inoltre l’applicazione del contratto nazionale sottoscritto dalle organizzazioni più rappresentative è un colpo ai contratti pirata e al dumping sociale.
La proposta, avanzata dal sindacato in modo unitario, è stata sostenuta con determinazione dal ministro del lavoro Orlando e da Roberto Speranza, ministro della salute.
Avere vincolato l’accesso agli incentivi pubblici all’applicazione del contratto nazionale è un segnale fortissimo in attesa di una legge sulla rappresentanza dei sindacati e delle imprese.
Articolo Uno è fortemente impegnato per ottenere l’approvazione di una legge sulla rappresentanza entro la fine di questa legislatura e quella di oggi è una buona notizia per i lavoratori e un incoraggiamento alla nostra iniziativa in Parlamento e nel Paese.
Governo: Latino, bene incentivi del 110% solo con la tutela dei lavoratori
LavoroLo scrive in una nota Piero Latino, responsabile nazionale Lavoro di Articolo Uno.