Voghera: Fornaro, troppe zone d’ombra, Cartabia attivi ispezione in procura

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Sulla vicenda dell’uccisione di Youns El Boussettaoui, 39 anni di origini marocchine, da parte dell’assessore comunale alla sicurezza di Voghera della Lega, Massimo Adriatici, ci sono molte ombre che non sembrano aver ricevuto la dovuta attenzione dagli inquirenti. Secondo le ricostruzioni effettuate anche grazie a riprese video dei sistemi di sorveglianza, e pubblicate da alcuni organi di stampa, l’assessore leghista non avrebbe incontrato la vittima in modo fortuito poco prima della colluttazione, ma l’avrebbe pedinata per più di dieci minuti. Molti dubbi poi sono stati sollevati sulla gestione dell’indagine da parte della procura di Pavia, con quello che appare quanto meno come un approccio minimalista ai fatti. La Ministra Cartabia attivi presso gli uffici giudiziari di Pavia, un’ispezione ministeriale per fare chiarezza sulle troppe zone d’ombra emerse nell’inchiesta relativa all’omicidio di Yous El Boussettaoui.

Lo afferma il capogruppo di LeU a Montecitorio Federico Fornaro che ha presentato sul caso una interrogazione alla Ministra della Giustizia Cartabia.

Sempre secondo quanto riportato dagli organi informazione il procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, reggente della procura fino all’arrivo del nuovo capo, coordinatore delle indagini avrebbe partecipato ad un incontro lo scorso 1° ottobre 2020, tre giorni prima del ballottaggio alle Comunali, ad un incontro elettorale della Lega a Legnano. Incontro a dir poco inopportuno, prosegue Fornaro.

Per non parlare della smentita dell’ipotesi di procedimento per omicidio volontario in eccesso colposo in legittima difesa che ha permesso all’Adriatici di utilizzare la decorrenza dei termini di custodia cautelare dopo tre mesi con la conseguente scarcerazione avvenuta lo scorso 20 ottobre o dell’uso di proiettili espansivi, dal 2008 equiparate dalla Cassazione a munizioni di guerra, mai contestato dagli inquirenti. L’indagine contiene troppi buchi e troppe sviste per questo è necessario che il ministero della Giustizia indaghi sull’operato degli uffici giudiziari di Pavia, conclude Fornaro.