Pensavamo che si occupasse solo del 25 aprile, e invece l’assessora Donazzan ha voluto stupirci anche in altri campi, ovviamente non usando il suo ruolo per diffondere cultura .
Lei è così. Sono quindici anni che si comporta così, che tratta l’istruzione e la cultura non come beni primari, ma come un optional. Lo ha dimostrato proprio mentre tutto il mondo ricordava e recitava i versi del Sommo Poeta Dante Alighieri. L’assessora ha sfoggiato la sua immensa cultura e conoscenza per inviare una lettera a dirigenti scolastici, personale docente e tecnico, ad alunne e alunni per ricordare i 700 anni della morte di Dante Alighieri. Sbagliando la data di morte e così dimostrando di non avere ben chiara la ricorrenza del cosiddetto Dantedì.
Chiederne le dimissioni? Ci abbiamo provato, ma apparentemente anche per Zaia l’istruzione è qualcosa di ostico. Offrirci di regalarle dei libri? Ci abbiamo provato senza riscontri. A questo punto non ci resta che chiedere all’Accademia della Crusca di adottare la Donazzan.
Chissà, magari così capirà che serve studiare nella vita.
Delizia Catrini, referente Forum Donne Articolo Uno Veneto
Gabriele Scaramuzza, segretario Articolo Uno Veneto