Acciaio: Epifani-Fornaro, a Piombino situazione preoccupante

Lavoro

La vicenda delle acciaierie di Piombino passate nel maggio 2018 da Cevital Spa al gruppo Jindal South West Steel (Jsw) non trova soluzione. L’azienda che si era impegnata a definire un cronoprogramma dettagliato di interventi e investimenti in grado di accelerare la riqualificazione e il rilancio produttivo del territorio non lo ha mai fatto. Ad oggi nessuno conosce ancora il piano industriale e nessuno, neanche i sindacati, sa se esso contenga anche il piano economico finanziario. Passano gli anni senza una soluzione definitiva e a Piombino i lavoratori sono in presidio per conoscere il loro destino e quello dell’azienda. Il Ministro Giorgetti convochi al più presto un tavolo urgente presso lo Sviluppo Economico per conoscere il piano industriale ed economico. Non si può perdere altro tempo.

Lo affermano i deputati di LeU Guglielmo Epifani e Federico Fornaro, che sulla crisi delle acciaierie di Piombino hanno presentato una interrogazione al Ministro Giorgetti.

Con la crisi legata al Covid19 la nostra produzione di acciaio è calata molto di più che in altri paesi europei, proseguono gli esponenti di Liberi e Uguali. E’ necessario che il governo predisponga un piano nazionale per uscire dall’incertezza che grava da troppi anni in questo settore. Un piano che deve partire dalla difesa siderurgica nazionale perché non c’è futuro per l’industria manifatturiera senza la difesa della produzione di acciaio in Italia e in Europa e che preveda anche l’ingresso dello Stato nel capitale societario di aziende particolarmente strategiche, concludono Epifani e Fornaro.