Dl Sostegni: Errani, Fassina, Pastorino, dalle bozze misure inadeguate

Politica

“Siamo molto preoccupati dalle anticipazioni di stampa sul Decreto Sostegni. Le misure sono fuori scala in riferimento ai gravi danni subiti dalle attività produttive a causa della pandemia. Il Decreto in gestazione dovrebbe avere un’impostazione diversa da quelli precedenti proprio perché arriva a 2020 chiuso e a risultati aziendali disponibili, la sua finalità, indicata sostanzialmente da tutte le forze politiche durante l’ultima sessione di bilancio, dovrebbe essere di natura perequativa in riferimento alle perdite effettivamente subite e alle parziali compensazioni ricevute. Da quanto leggiamo, invece, siamo di fronte a un intervento indifferenziato, articolato per importi drammaticamente insufficienti soltanto all’andamento del fatturato”.

Lo affermano i deputati di LeU Stefano Fassina e Luca Pastorino e il senatore di Liberi e Uguali Vasco Errani.

“È giusto eliminare il riferimento ai codici Ateco ma vanno corretti, nel senso dell’impianto prospettato a Dicembre scorso, sia i criteri di calcolo dei trasferimenti a fondo perduto per lavoratori autonomi, professionisti e imprese, sia la loro portata, proseguono i parlamentari di LeU. Inoltre, va innalzato il limite di fatturato, perché tante imprese sopra i 5 milioni di euro di ricavi, soprattutto nell’ambito del turismo e della cultura, sono a rischio sopravvivenza. Vanno rifinanziati anche i crediti di imposta per gli affitti delle attività commerciali, inclusi quelli pagati per l’affitto dei rami d’azienda, necessari a coprire costi fissi, indipendenti dal fatturato. Nel quadro delle ulteriori, necessarie, restrizioni introdotte e previste se i 32 miliardi di scostamento autorizzati a gennaio sono insufficienti, li dobbiamo integrare con nuove risorse di uno scostamento addizionale. Chiediamo maggiore attenzione al governo. Deve esserci adeguata consapevolezza della estrema gravità della situazione”, concludono Errani, Fassina e Pastorino.