Articolo UNO esprime vicinanza e solidarietà ai 142 lavoratori della Treofan e alle loro famiglie per l’esito negativo della trattativa sindacale con il liquidatore e la multinazionale Jindal. La proposta di mediazione delle organizzazioni sindacali al termine della procedura di liquidazione in scadenza il 10 febbraio, ha ottenuto come risposta un diniego assoluto dell’azienda che ha deciso di cessare l’attività, chiudere le produzioni e licenziare.
E’ inaccettabile e provocatorio che una multinazionale per anni abbia utilizzato il nostro territorio e le nostre risorse, umane e produttive, ed ora non riesca a trovare una soluzione alternativa al totale smembramento del sito, producendo danni da un punto di vista occupazionale ed economico all’intero territorio, depauperato del suo valore storico nel settore chimico.
Chiediamo di nuovo con forza l’intervento delle istituzioni affinché esigano la difesa dei posti di lavoro e della produzione, cercando soluzioni e pretendendo dalla Jindal la riapertura delle trattative.
Al contempo, riteniamo dirimente e necessario l’intervento del Governo per una più generale attenzione al nostro territorio e alle produzioni di eccellenza che lo hanno da sempre caratterizzato.
Articolo UNO sostiene i lavoratori e le organizzazioni sindacali nella battaglia e nelle azioni che intenderanno mettere in campo per salvare la Treofan e un territorio abbandonato a se stesso, anche a causa dell’insipienza di istituzioni locali silenti e dell’arroganza di multinazionali indifferenti al valore umano del lavoro.
Lo ha dichiarato Piero Latino, responsabile nazionale Lavoro di Articolo Uno.