Governo: D’Attorre, nato da accordo M5S, Pd e LeU, con numeri va avanti

Politica

Vedo che molti danno per scontata la crisi, ma forse conviene ricordare alcuni essenziali elementi sul piano politico e costituzionale.
Il governo è nato dall’accordo politico-programmatico di M5S, PD e Leu, tre gruppi che si sono presentati alle elezioni.
Adesso è venuto meno l’appoggio di
alcuni parlamentari fuoriusciti dal Pd, che, dopo la nascita del governo e senza essersi presentati alle elezioni come tali, hanno costituito i gruppi di Italia Viva.
Quella che va fatto è verificare alla luce del sole in Parlamento se c’è ancora una maggioranza.
Se c’è, si va avanti con Conte.
Se non c’è, si andrà verso elezioni appena la situazione pandemica lo consentirà, affidandosi alla saggezza del Presidente Mattarella nel gestire la fase di transizione.

Tutto il resto è noia.

Aggiungo una postilla. Vedo che si cercano precedenti analoghi in tempi remoti, ma ve n’è uno recente nella scorsa legislatura.
Quando Articolo 1 (gruppo allora nato da una scissione dal Pd e con consistenza simile a quella attuale di Italia Viva), dopo l’imposizione della fiducia sul Rosatellum, smise di votare la fiducia e il vice-Ministro Bubbico si dimise, il governo non fece una piega, mentre i renziani irridevano quelli che allora venivano chiamati gli “scappati di casa”…
Ricordate?

Così, sulla sua pagina Facebook, Alfredo D’Attorre della direzione nazionale di Articolo Uno.