Articolo Uno Rai: sovranisti e mercatisti di casa nostra riflettano su USA

Politica

Documento di Articolo Uno Sezione Rai

 

La vicenda di Donald Trump che attenta alle istituzioni della democrazia americana, è uno di quegli accadimenti storici che si verificano raramente come una straordinaria congiunzione astrale.

A dominare la scena, oltre ai problemi psichiatrici dell’uomo Trump, allo scontento di una parte dell’opinione pubblica, alla debolezza, che si manifesta solo ora, di un complesso sistema costituzionale, c’è il fattore sovranista-populista che ha consentito la rottura traumatica di schemi consolidati. E che purtroppo sta inquinando le democrazie di mezzo mondo come un virus altamente pericoloso.

Finché non si supererà l’idea “dell’uomo solo al comando”, antitetica al concetto di democrazia, le nostre libertà saranno sempre insidiate.

Gli americani si sono sempre vantati al cospetto del mondo di una solida stabilità democratica interna (non di quella di altri paesi per cui talvolta hanno favorito l’ascesa di feroci regimi totalitari in nome degli interessi nazionali).

Ora che ne verificano la vulnerabilità, sembra cascargli il mondo addosso. Il proverbiale sistema di contrappesi del potere sembra di colpo fragile e inadeguato. Mentre negli anni hanno messo a punto regole ferree per mettere in sicurezza le istituzioni, altrettanta cura non hanno messo per prevenire assalti come quello al Senato. Sicuramente sarà necessaria una verifica delle regole istituzionali che impediscano il ripetersi di quel che è successo nei giorni scorsi.

Rimane una considerazione che pensiamo stia a monte di tutto. Il Presidente Trump è stato eletto democraticamente (nonostante avesse preso meno voti della concorrente Hillary Clinton) il che vuol dire che gli americani, nonostante fossero a conoscenza del suo passato burrascoso, lo hanno votato convintamente, esprimendo un disagio diffuso e radicato con cui si dovranno fare i conti.

Sarà per lo scarso senso della solidarietà sociale, ne è la prova il sistema sanitario non universalistico come il nostro, sarà per l’eccesso di mercatismo e per un malinteso senso delle libertà individuali, ma quel popolo avrà bisogno di ripensare il sistema economico sociale che lo avvicini a quelli europei che, con tutti i difetti, sono di gran lunga più moderni ed inclusivi.

Ma ci fa anche meditare sul sovranismo nostrano, solo apparentemente meno fondamentalista, ma nella sostanza altrettanto pericoloso.

L’affrettata e inusitata adesione della destra italiana al trumpismo (le mascherine di Salvini), dallo pseudo ideologo Steve Bannon in giù, hanno messo in imbarazzo i nostri sovranisti che adesso di fronte all’enorme prova antidemocratica di Capitol Hill, balbettano giustificazioni non credibili.

Questa vicenda dice alla nostra destra che si può essere conservatori senza essere antidemocratici e liberticidi, basta avere il senso della realtà e stare alla larga da chi manifesta un egocentrismo patologico.