“Energia Ecosocialista, diamoci una scossa” questo il titolo dell’intenso convegno che si è tenuto nello scorso week end (naturalmente solo online) promosso dalla federazione Metropolitana Milanese di Articolo Uno; un ricco momento di incontro che ha fornito, nei tre slot nei quali era suddiviso, tanti spunti di riflessione e proposte di azione concreta con una significativa partecipazione.
I relatori dei tre momenti hanno saputo portare dal punto di vista delle loro competenze e della loro attività ognuno un pezzo del più grande e impegnativo pensare e soprattutto agire sul terreno dell’ecosocialismo.
Articolo Uno nasce a Bologna con il suo congresso nazionale proprio su questo termine che è parte identificante delle tesi congressuali e che oggi non può che rappresentare l’orizzonte da raggiungere al più presto perché l’intero pianeta non ha più tempo da attendere per rimarginare le profonde ferite date dall’ingiustizia sociale e dal selvaggio sfruttamento capitalistico delle risorse.
Articolo Uno non è nato per bastare a se stesso, per avere come obiettivo la rappresentanza della propria esistenza, è nato per essere parte attiva della costruzione di un ampio fronte progressista che non solo faccia da argine alle destre, ma che sia in grado di costruire un’alternativa vera e percorribile, avviando un cammino dove possano incontrarsi esperienze diverse per percorrere insieme una strada tutt’altro che dritta e pianeggiante, ma irta di ostacoli e impegnativa.
Ecosocialismo non è la mera somma della cultura del pensiero socialista e della sensibilità ambientalista, ma la coniugazione improrogabile della giustizia sociale con un nuovo sviluppo ambientale; oggi posizionarsi a sinistra, dichiararsi socialisti non può prescindere da questo e non ci si può sottrarre, come giustamente ha affermato anche nel corso del convegno Simone Oggionni, ad una “revisione” della nostra “cassetta degli attrezzi” il che non significa gettarne alcuni, ma intanto contestualizzarli rispetto all’epoca nella quale sono stati utili e necessari e quindi adattarli all’epoca contemporanea a dotarsi anche con coraggio di nuovi attrezzi.
Il cammino dell’ecosocialismo può e deve trovare alleanze e condivisioni in diversi mondi che rischiano camminando parallelamente, ma senza guardarsi, di vanificare i propri sforzi.
La battaglia da fare è ampia e investe tanti temi da quelli globali a quelli locali e particolari, dal porre fine all’utilizzo delle risorse fossili al ridisegnare gli spazi delle città, dall’universalità dei diritti e dei servizi ad una diversa divisione del lavoro e ad una diversa distribuzione della ricchezza, da una nuova visione dello sfruttamento agricolo del territorio alle politiche di mobilità dolce.
L’impegno che Articolo Uno metropolitano di Milano ha messo nella costruzione del convegno non si ferma qui e ancora si richiedono contributi che possono essere inviati a milano@articolo1mdp.it; i tre momenti del convegno e altri contributi possono essere visti sulle pagine facebook di Articolo Uno e sul canale you tube Articolo Uno Milano Metropolitana.
L’impegno, soprattutto, va avanti perché lo crediamo davvero che un altro mondo è possibile.
L’ecosocialismo non può essere solo “dissertazione”, deve essere elaborazione di idee e contemporaneamente azione, perché davvero di tempo non ne abbiamo più e per questo dobbiamo “darci una scossa”.