Articolo Uno Rai: nomino ergo sum, il core business dell’azienda

Politica

Quale strategia ha il vertice Rai? Sempre più difficile individuare linee di comportamento coerenti con lo stato di crisi dell’azienda, e ancor meno vederle calate nella realtà difficile di questo paese, che sempre più scivola verso un lockdown obbligato dai fatti.

Verrebbe da pensare che le nomine siano il vero core business di una dirigenza che non ha progetti, non ha consapevolezza del ruolo che il servizio pubblico deve assolvere per gli interessi degli italiani.

E per festeggiare in allegra spensieratezza la promessa dei soldi, l’Ad propone una nuova e ingiustificata lenzuolata di nomine. Non vi preoccupate ce n’è per tutti (o quasi)!!, sembra dire.

Quando si sceglie di mettere una persona a fare il direttore o il vicedirettore, il buon senso vorrebbe che si giustificasse il motivo: cosa dovrà fare quella persona e perché viene scelta proprio lei? A passare in rassegna i profili di molti di loro non si scorgono particolari competenze, si sanno solo le appartenenze politiche,  che tuttavia non possono  essere messe nero su bianco su uno straccio di giustificazione.  Così nel pieno di una crisi aziendale e sociale al CDA arriva un nutrito pacchetto di nomine: 18 nuovi vicedirettori di rete.

Due domande “sorgono spontanee”. Intanto perché si attribuiscono a ciascuna rete più vicedirettori di quelli che sono stati in organico finora? Quali aumenti di produzioni devono presidiare?  Seconda domanda. Ammesso che fossero necessari, perché nominarne di nuovi quando ce ne sono decine a spasso? Tutti rigorosamente in possesso delle credenziali politiche necessarie e in alcuni casi anche delle competenze.

E’ un mistero. Ma ancor più misterioso è il fatto che nessuno chieda conto di questi paradossi, soprattutto chi dovrebbe controllare come vengono gestiti i soldi pubblici.

I membri della vigilanza chiederanno al ministro Gualtieri, azionista di maggioranza della Rai, se pensa che vada tutto bene, che questo vertice, nominato in un’altra era, sia (mai stato) in grado di gestire la Rai?

Lo sapremo tra pochi giorni e vedremo se il 5% in più del canone sarà una boccata d’ossigeno per la Rai o per chi la dirige ufficialmente, (e magari anche per chi la dirige di fatto)!

Articolo Uno – Sezione Rai