Non avremmo mai pensato di dover invocare la politica dei partiti, e men che meno del governo, per difendere diritti fondamentali del vivere civile.
Ma adesso che la Lega ha imboccato una strada senza ritorno, nel chiedere che si dichiarino le fonti di una inchiesta giornalistica, si è raggiunto un livello ancora più grave e intollerabile dei vari editti, che avevano portato, in altri tempi ad una serie di allontanamenti.
Stavolta si pretende di infrangere uno dei capisaldi etici della professione giornalistica in un paese democratico, che deve garantire l’inviolabilità delle fonti. Non solo, ma la Lega chiede che si facciano le pulci ai conti di Report, ed arriva a pretende anche che siano impedite le partnership gratuite con autorevolissimi consorzi internazionali di giornalismo investigativo.
A questo punto il governo ed i partiti di maggioranza non possono più far finta di niente e continuare ad abbandonare l’azienda nella mani della Lega e della destra, garantisti solo per se stessi.
Senza contare il fatto che le inchieste di Report corrono parallele a quelle della magistratura.
PD, M5S, e LeU si ribellino a questo estremo atto di arroganza.
Ci chiediamo cosa chiederanno i membri della Commissione Parlamentare di Vigilanza quando incontreranno il Ministro dell’Economia Gualtieri in audizione nei prossimi giorni.
Lo inviteranno a fare in modo che, come proprietario della Rai, chieda conto al vertice aziendale di questa intollerabile invasione di campo?
Comunicato di Articolo Uno Sezione Rai.