La protervia del management della Whirlpool è inaccettabile. Stamane, mentre il Presidente del Consiglio incontrava i sindacati su questa delicatissima vertenza, l’azienda comunicava per l’ennesima volta la conferma della cessazione dell’attività a partire dal 1 novembre.
Un dito nell’occhio a Governo e ai lavoratori per dimostrare l’assoluta impotenza della politica e dei sindacati davanti alla scelta di una multinazionale.
Questo, nonostante le proposte del Governo su incentivi e decontribuzione al 30 per cento con garanzia Sace e la disponibilità a un tavolo tecnico permanente presso il Mise.
Whirlpool è una realtà che ha tratto profitti enormi in questi anni dalla permanenza in Italia.
Bisogna fare leva su ogni strumento possibile perché i ricatti non sono consentiti.
Spieghino alla proprietà che non può pensare di continuare a fare affari in Italia tagliando sito produttivo di Napoli.
E’ una questione di unità nazionale oltre che di dignità politica.
Lo ha dichiarato Arturo Scotto, coordinatore nazionale di Articolo Uno.