Forum donne Veneto: basta odio omofobo, approvare la legge Zan

Veneto

In Italia esiste la libertà di amare? Quante donne, quanti uomini devono ancora morire per la mancanza di libertà di amare?

Un ragazzo di 30 anni, Michele Antonio Gaglione, non accettava la relazione della sorella Maria Paola, relazione che aveva con Ciro –non Cira. Secondo l’assassino, la sorella era infetta e aveva pertanto bisogno di una lezione, questo solo perché Ciro era un ragazzo transgender. Nemmeno i familiari, nemmeno i genitori della ragazza stanno dalla parte della vittima… Forse perché anche secondo loro la figlia aveva bisogno di una lezione, dato che amava un ragazzo transgender. Nelle epigrafi, a dare il triste annuncio della morte della ragazza compare il nome dell’assassino, non quello del compagno. Al funerale è stato il compagno a dover scendere a compromessi e presenziare tramite uno striscione e non di presenza.

Quante Maria Paola devono morire ancora? Quante vittime deve ancora sopportare l’Italia? Perché ancor oggi si odia chi ha l’unica colpa di amare? Siamo di fronte ad una pandemia che nulla ha a che vedere con virus che si sta solo ora imparando ad affrontare, perché il virus dell’omo-lesbo-bi-transfobia lo conosciamo da anni e sappiamo benissimo cosa si dovrebbe fare per mettervi un freno. Non si è mai però voluto fare nulla, nulla mentre siamo di fronte ad una pandemia di morti che nascono dall’odio.

Quest’odio va fermato.

Come Forum Donne di Articolo UNO Veneto, riteniamo urgente e prioritaria l’approvazione del ddl Zan, la prima legge italiana che va finalmente a sancire l’esistenza dell’omo-lesbo-bi-transfobia e a condannarla. Chiediamo, inoltre, più attenzione da parte dei media, visto che anche oggi i mezzi di informazione hanno definito il fratricidio un atto di follia.

Non è stata la follia a portare il fratello ad uccidere la sorella, ma l’odio inculcato da una cultura patriarcale e misogina che si definisce normalità, quando normalità non è mai stata se non nelle retoriche che mirano a discriminare le donne e tutte quelle parti della società definite minoritarie o non conformi all’immagine che una nazione, un paese, una famiglia vuole dare di se stessa. Michele non era e non è malato, non è un folle. È il prodotto della nostra società, delle nostre scelte, delle retoriche populiste di destra e degli estremisti religiosi che necessitano di un nemico per racimolare consensi e rafforzare il legame tra i propri seguaci. Michele è la dimostrazione di cosa può diventare un trentenne ‘normale’ quando gli si fa credere che sia un suo normale diritto non accettare la libertà di amare di qualcun altro.

 

Forum Donne – Articolo UNO Veneto

Referente: Delizia Catrini