In fondo ci saremmo stupite di sentire dichiarazioni diverse da parte dell’illuminato ex ministro della Lega Roberto Calderoli. Come Forum Donne di Articolo UNO Veneto, ci siamo chieste se era il caso di rispondergli e, prendendo esempio da Alexandria Ocasio Cortez, abbiamo deciso di farlo.
Il leghista si è esercitato nello stigmatizzare la presunta genetica infedeltà maschile rispetto a quella femminile, comportamento che porterebbe all’uomo il vantaggio di molti più voti in quanto capace di controllare quelli delle donne sedotte e perdutamente innamorate del grande amatore incontentabile. Fa questo passaggio quando al Senato si parla di doppia preferenza di genere non la fa al bar o davanti il fiume Po, mentre con il suo capo politico seduto accanto a lui lo applaudiva.
Non è che quelle parole sarebbero state ben accette in altri luoghi, ma al Senato della Repubblica avremmo voluto una presa di posizione netta della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ma non è accaduto nulla, non ci sono stati nemmeno senatori o senatrici che abbiano abbandonato l’aula. Povere noi e Povera la nostra Italia. Povere noi che siamo, costrette ad ascoltare simili imbecillità, in nome della libertà d’opinione.
E noi che siamo rispettosi della libera espressione prendiamo atto dello squallore che circonda la vita politica della Lega, con un ex ministro che afferma tutto ciò ed il suo segretario che applaudisce, prendiamo atto che frasi e affermazioni come queste non sono più accettabili.
Se il Senatore vuol sperimentare le sue doti di conquistatore lo faccia pure, ma senza insultare la preferenza di genere, senza metter insieme un sacrosanto diritto delle donne di esser elette con le sue pseudo doti di conquistatore.
In fondo, se vuole sperimentarsi in fascinose conquiste lo faccia pure, perpetuerà un modo di gestire i rapporti personali assolutamente asimmetrico e destinato a confermare dinamiche relazionali utilitaristiche, perfettamente in linea con l’idea di rapporti sociali che traspare da ogni parola pronunciata dal nostro senatore e non solo da lui (vedi risolini ed applausi seguiti alle sue affermazioni). D’altra parte le 4-5 donne con cui spererebbe di accoppiarsi il nostro conquistatore avranno pure a loro volta un partner probabilmente a sua volta convinto di poter costituirsi un harem e così via.
Dunque lasciamo perdere le idiozie e parliamo delle cose serie, perché il Senatore Roberto Calderoli nel tempo ha dimostrato che per lui è necessario non avere una donna da amare, ma avere un nemico. Lui esiste perché odia qualcuno.
Infatti è razzista, e questo non lo diciamo noi ma le sue affermazioni. Quel razzismo che spesso vien spesso coniugato con misoginia e sessismo che appartiene ancora alla cultura e all’immaginario collettivo nel nostro paese e non solo. Quel razzismo costruito sull’idea che i rapporti sociali siano basati sulla gerarchia, l’ineguaglianza, l’utilitarismo, il sopruso e lo sfruttamento (compreso quello sessuale). Su questi temi il senatore in questione ha precedenti molto interessanti, tra i quali gli epiteti in passato attribuiti all’ex ministro Kyenge.
Negli ultimi anni il connubio tra razzismo, antifemminismo, omofobia si è radicato non solo in Italia ma un po’ in tutta Europa e ha trovato uno sviluppo preoccupante, facendo alleanza con la parte più retriva della chiesa cattolica che si è manifestata in Italia con il congresso delle famiglie a Verona nel marzo del 2019. In quell’occasione, non a caso, c’è stata la nutrita presenza di esponenti della Lega e in generale della destra più radicale e illiberale.
Il linguaggio verbale ed iconico giocano un ruolo fondamentale poiché è il mezzo attraverso il quale trasmettiamo il nostro pensiero e la nostra cultura individuale e collettiva.
Condividiamo continuamente messaggi razzisti e sessisti senza neppure rendercene conto, perché sono insiti ancor oggi nella nostra cultura. Tra questi le giustificazioni di tipo pseudo biologiche o antropologiche (l’uomo è naturalmente infedele, la donna è naturalmente cornificata, l’uomo nero è naturalmente selvaggio, quello bianco civilizzato), le immagini televisive che oggettivizzano il corpo delle persone (abitualmente quello femminile, ma non solo).
Ecco perché rispondiamo solo oggi al senatore Calderoli, per dire che mai più permetteremo ad un uomo di insultare una sola donna o di far allusioni sessiste, perché se lui non ricorda di esser padre o marito o compagno siamo noi donne che dobbiamo essere consapevoli di avere dei padri che ci hanno cresciute con degli ideali e valori. Nella vita al primo posto ci dev’essere il rispetto, la donna oggi ha un ruolo fondamentale per il cambiamento: servono più donne nelle Istituzioni, nei sindacati, nelle associazioni, nel mondo dell’Impresa, nel giornalismo.
il 2 Giugno 1946 furono eletti i membri dell’Assemblea Costituente: 556 di cui 21 donne. Sia per loro per il loro lavoro e per le nuove generazione noi staremo accanto alle donne. Noi donne ci sentiamo doppiamente ferite, ma anche ferite riusciremo a dimostrare all’uomo al politico che verrà ricordato solo per il Porcellum, che ad averci ferito è stato non tanto lui ma il silenzio del Senato Della Repubblica.
Forum Donne – Articolo UNO Veneto
Referente: Delizia Catrini
Testo elaborato da: Elena Paolizzi e Delizia Catrini