Articolo Uno Lombardia: Baffi lasci presidenza commissione d’inchiesta

Lombardia
Apprendiamo che oggi la Commissione Regionale d’Inchiesta sull’emergenza Covid-19, che avrebbe dovuto insediarsi eleggendo come primo atto Presidente e vice, si è già incagliata.
La richiesta di attivazione era stata formalizzata dalle minoranze più di un mese fa. Il suo insediamento è stato rinviato una prima volta per il boicottaggio della maggioranza, che ha impedito di eleggere il Presidente proposto unitariamente dai maggiori gruppi di minoranza.
Lo Statuto regionale, per ovvie ragioni di equilibrio e di indipendenza dalla Giunta, assegna ad un membro delle minoranze la prerogativa di presiedere tale commissione. E’ implicito e prassi consolidata che tale scelta debba essere assecondata dalla maggioranza, votando il nome proposto dalle minoranze. Nella prima riunione del 13 maggio la maggioranza ha votato scheda bianca, impedendo di fatti l’elezione del presidente e quindi l’avvio della Commissione. Oggi la maggioranza Lega, Fi e FdI è andata oltre, ha votato Patrizia Baffi, unica Consigliere di Italia Viva, che si era auto candidata.
Pd e M5S giustamente hanno deciso di denunciare questo strappo istituzionale annunciando le dimissioni immediate dei loro membri dalla Commissione, sancendo quindi il naufragio della Commissione prima ancora del suo avvio.
Il centrodestra ha scelto di condizionare l’avvio della Commissione eleggendo una Presidenza che evidentemente si ritiene più indulgente nei confronti della Giunta, a partire da Attilio Fontana e Giulio Gallera, nei confronti dei dirigenti, che con tutta evidenza in questa emergenza hanno inanellato una serie di errori difficilmente occultabili.
La chiusura a riccio della maggioranza, lo forzatura istituzionale sono segno di arroganza e al tempo stesso di debolezza. Male non fare paura non avere, recita il detto. Evidentemente la consapevolezza di aver fatto male è la bussola che ha guidato la scelta compiuta. Ci aspettiamo dalla Presidente Patrizia Baffi, eletta con i soli voti della maggioranza, un sussulto di dignità e le conseguenti dimissioni.
Segreteria regionale di Articolo UNO lombardia