La difficile situazione in cui si sono venuti a trovare per l’emergenza sanitaria il Paese e la Regione Fvg non può diventare la scusa per promuovere improvvidi e strumentali conflitti istituzionali, che potrebbero comportare ancora più gravi problemi sul fronte economico e sociale, a tutto danno di cittadini, famiglie, lavoratori e imprese.
La ripresa è voluta da tutti e per tutti.
Non è questo il momento di fomentare la rottura dell’attuale difficile quadro di governo nazionale, al solo scopo di assecondare manovre di una parte politica di opposizione o per cercare, sul palcoscenico delle notizie del giorno, qualche minuto di notorietà.
I provvedimenti in corso di definizione in sede nazionale per la ripresa già prevedono alcune precise poste di bilancio che tengono anche conto del difficile quadro finanziario delle stesse Regioni speciali. Si tratta di circa 1500 milioni di euro e una parte di questa cifra è prevista a ristoro delle difficoltà finanziarie anche del nostro bilancio regionale.
Il quadro finanziario attualmente in vigore in Fvg, approvato certo prima dell’emergenza, è a tutti gli effetti a disposizione del Presidente del FVG (non esiste nel nostro ordinamento Costituzionale la figura del Governatore) per garantire il corretto funzionamento del sistema regionale.
Per il futuro prossimo è il caso piuttosto di cogliere le opportunità che l’autonomia speciale ci consente, a differenza di altri territori regionali, per promuovere e realizzare progetti e iniziative regionali a supporto della nostra economia e a favore soprattutto delle categorie più in difficoltà a seguito dell’emergenza e, in prospettiva, tenuto conto dei sicuri cambiamenti che interverranno nei consumi e nella vita di tutti i giorni.
Si operi in primis per garantire sicurezza sanitaria nei luoghi di lavoro e poi per rilanciare il nostro tessuto economico locale con adeguate poste finanziarie, che ci sono nel Bilancio del 2020, indirizzate soprattutto sul lato della promozione della domanda di beni e servizi.
Non è tempo della propaganda, ma della capacità di promuovere fatti concreti per cittadini, famiglie e imprese.”