Coronavirus: Conte, bene flessibilità ma non basta, servono gli eurobond

Politica
La libertà dalla paura, una delle “quattro libertà” evocate da Roosevelt nel 1941, sta spingendo le istituzioni europee a sospendere il patto di stabilità per consentire ai singoli paesi di intervenire con proprie risorse. Una scelta di flessibilità giusta e necessaria ma non sufficiente. Per affrontare la crisi che può annientare l’Europa, la Bce deve scendere in campo per utilizzare le risorse del Fondo salva-stati (i 410 mld del Mes), senza alcuna condizionalità che non sia la lotta al virus, ed essere autorizzata a emettere Eurobond dedicati (Covidbond).
Lo afferma Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali.
Come la chiusura delle frontiere dell’Unione, queste sono misure difensive antiCovid necessarie e una prova della sua sovranità, continua Conte. Con buona pace di Salvini, sovranista, nazionalista, antieuropeista, a seconda dei giorni, e da ieri antistatalista e nuovamente regionalista proprio quando, in un settore strategico come la sanità, le Regioni hanno mostrato tutti i loro limiti, tanto che il Governo ha dovuto riassumerne i poteri, ricevendo apprezzamenti da tutto il mondo. La crisi provocata dal Covid-19 pone oggi l’esigenza di un ripensamento dell’organizzazione dello Stato e del sistema delle autonomie locali, tale da avvicinare le istituzioni centrali alla società viva dei territori, e non di allontanarle con forme di federalismo di maniera, che minano la coesione sociale e provocano disuguaglianze. Il coronavirus ci chiama a una nuova sfida globale, per affrontare la quale l’Italia deve concorrere con la sua sovranità a quella europea per riformarla e rafforzarla. Con un Stato debole, le regioni forti e senza l’Europa sarebbe emarginata, conclude Conte.