Articolo Uno Veneto: appello per i profughi siriani, basta guerra senza fine

Veneto

Ai Sindaci di tutti i comuni italiani, ai Governatori di tutte le Regioni italiane, al Governo italiano, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, a tutte le istituzioni.

Alle Organizzazioni industriali, ai Sindacati, al mondo intellettuale e ad ogni singola associazione.

A tutta la Società civile.

La Siria è nel 10° anno di guerra. Una guerra spietata che ha ridotto in macerie interi paesi e città. Chi non è morto di guerra, vive, in quel che resta del proprio paese o in campi,  in luoghi spettrali, dove la normalità della vita è interrotta, non più scuole, non più ospedali, non più le cose di tutti i giorni.

Sono milioni i profughi di questa guerra. Più di tre milioni in Turchia, Paese al quale l’Europa in questi anni ha fornito miliardi di euro proprio per gestire i campi, con la speranza di fermare in questo modo il percorso verso i nostri Paesi. Il nostro, chiamiamolo così, impegno non può fermarsi a questo. La risposta dei Paesi più avanzati della Terra verso chi fugge dalla guerra non può essere quella di tenere il problema lontano, confinando i profughi  in lager ai confini dell’Europa, come a Moria, nell’isola di Lesbo

Le conseguenze della guerra e dell’indifferenza della comunità internazionale si stanno manifestando in questi giorni anche al confine fra la Turchia e la Grecia. Senza scrupoli, Erdogan usa i profughi come minaccia per l’Europa. Senza politiche, l’Europa lascia che la risposta sia quella della Grecia, che respinge con gas lacrimogeni. Senza speranza, come ombre, una colonna di donne, uomini, bambini, tanti bambini.

Questo appello è rivolto a tutti, in primo luogo alle istituzioni, affinché dal nostro Paese nasca una risposta di aiuto che spezzi le catene dell’indifferenza, chiediamo quindi:

  1. di attivarsi, a partire dai singoli comuni, per accogliere e dare rifugio a chi fugge dalla guerra;
  2. di farsi portavoce in Europa, affinché la Comunità Europea dia rifugio a chi fugge dalla guerra;
  3. di chiedere all’Europa di svolgere, nel seno della comunità internazionale, tutte le azioni affinché ogni  Paese che ne ha i mezzi accolga i profughi;
  4. di chiedere all’Europa di diventare riferimento nella comunità internazionale per fermare la guerra.
  5. di fermare il commercio di armi verso tutti quei Paesi che sono coinvolti nella guerra in Siria.

 

Gabriele SCARAMUZZA – Segretario regionale veneto Articolo Uno

Delizia CATRINI – Forum donne veneto Articolo Uno