Casal di Principe: Scotto, fare di tutto per salvare la Nco dalla chiusura

Italia
“Conosco i ragazzi e le ragazze della Nuova Cucina Organizzata da anni. Un’esperienza di impresa sociale di successo in un territorio difficilissimo come Casal Di Principe”. Lo scrive su Facebook Arturo Scotto della direzione nazionale di Articolo Uno.
“Una struttura – prosegue Scotto – dove chi è affetto da disturbi mentali trova una sua realizzazione professionale, incontrando il lavoro, il reddito, un’occasione riscatto. E questo accade in una terra che è considerata la più difficile di tutti, quella dove Don Peppino Diana 25 anni fa fu ammazzato dalla camorra. Nel corso degli anni la Nco è stata portata in auge come un esempio positivo da tutti: l’hanno visitata le più alte cariche dello stato, ministri, parlamentari, scrittori, attori, uomini della cultura e dello spettacolo”.
“L’esempio – sottolinea l’esponente di Articolo Uno  – di una cooperativa legata al circuito di Libera contro le mafie che ce l’aveva coraggiosamente fatta in un contesto apparentemente condannato dalla storia e dalla geografia. Ora il mio amico e compagno Peppe Pagano – l’ideatore della Nco – ha annunciato che con il taglio dei fondi della Regione campania ai budget di salute per le cooperative che operano nella riabilitazione e nel sociosanitario sarà difficile andare avanti”.
“Dal 7 gennaio – aggiunge Scotto – la Nco verrà chiusa cessando le attività sul territorio, ristorante compreso. E rischiano di saltare 15 posti di lavoro perché i pagamenti arrivano troppo tardi e non si riescono a garantire gli stipendi. Bisogna fare di tutto per salvare questa esperienza”.
“Uccidere l’Nco è il sogno proibito di chi ha sempre comandato in quelle zone e che da un po’ di tempo – grazie anche al nuovo corso amministrativo di Renato Natale e l’azione energica della magistratura – sembrava oggettivamente in difficoltà. Che lo si faccia con la distrazione – se non addirittura con la volontà – delle Istituzioni regionali è un vero e proprio delitto”, conclude.