Il precedente governo a fronte di un’esigenza giusta, impedire la prescrizione dei processi, ha dato una risposta sbagliata, che interviene sugli effetti del problema e non sulle sue cause: le inefficienze della macchina giudiziaria che si scaricano sui cittadini. Ho presentato una proposta di legge che propone di affiancare alla prescrizione del reato quella del processo, così da garantire tempi certi e ragionevoli. Una proposta di riforma organica che allunga i tempi complessivi della prescrizione, anche oltre la Orlando, ma che con un sistema giudiziario efficiente a regime garantirebbe tempi equi. Nell’immediato, la mia proposta potrebbe rappresentare una base di sintesi per risolvere lo stallo che c’è nella maggioranza: manteniamo la sospensione della prescrizione con la sentenza di primo grado, solo se di condanna, ma fissiamo una griglia di tempi adeguati e certi per la celebrazione dell’appello e della cassazione. I cittadini devono sapere quando l’arbitro fischia la fine della partita.
Lo afferma il deputato di LeU Federico Conte, nel corso della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge ‘Modifiche al Codice penale in materia di prescrizione’.
Il 70-80% delle prescrizioni maturano prima della sentenza di primo grado perché la prescrizione non colpisce più i reati gravi, quelli più significativi, ma quelli meno gravi. Quindi la norma Bonafede interviene solo sulla parte restante dei processi creando il ‘processo eterno’, prosegue Federico Conte. La mia proposta immagina di inserire un sistema nuovo, innovativo, che non blocca il decorso del tempo forzando o strozzando il processo penale. Il reato non si deve poter prescrivere, lo Stato non deve dimenticare. È giusto che con il rinvio a giudizio, prima ancora che con la sentenza, la prescrizione del reato si fermi. Poi si apre una nuova fase di tipo processuale con delle scansioni chiare e nette, termini di fase, entro le quali lo Stato deve portare a compimento il suo servizio giustizia. Una sintesi tra le esigenze dello Stato e quelle del cittadino. La mia proposta vuole essere una base di partenza, di mediazione, tra le forze di maggioranza per venire fuori da una impasse salvando lo spirito della norma Bonafede ma introducendo un sistema di chiusura dei tempi, conclude il deputato di LeU Federico Conte.