Oggi siamo stati alla manifestazione indetta dai sindacati confederali per testimoniare la nostra vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici di tante aziende in crisi e condividiamo l’esigenza di voltare pagina sulle politiche industriali.
Per troppo tempo alcune grandi imprese multinazionali presenti in Italia hanno fatto il bello e il cattivo tempo sottoscrivendo accordi con i sindacati e stracciandoli pochi mesi dopo.
Arcelor Mittal all’ex Ilva di Taranto è solo l’ultimo esempio di un elenco troppo lungo.
È giunto il momento, per le Istituzioni, di dare un segnale chiaro e netto: il nostro è un Paese nel quale gli accordi si rispettano e non si scaricano le proprie responsabilità sui lavoratori non appena insorgono delle difficoltà.
L’esperienza di questi ultimi anni ci dice che è fondamentale, in un paese come il nostro, che la politica elabori una strategia industriale complessiva e che lo Stato, attraverso le sue articolazioni, svolga un ruolo di programmazione, di indirizzo e di regolazione dei mercati a tutela dell’interesse pubblico e della collettività.
Ciò comporta una partecipazione pubblica nei settori strategici della produzione al fine di garantire uno sviluppo sostenibile sul piano sociale e ambientale.
Accade così in tutti i paesi più sviluppati del pianeta e vogliamo che l’Italia non faccia più eccezione.
Lo ha dichiarato Piero Latino, responsabile Lavoro di Articolo Uno.