Documento politico:
UNA SVOLTA PER NAPOLI
“Napoli rappresenta una città di straordinaria importanza per il Paese; è la terza città d’Italia, la capitale del Mezzogiorno, il centro storico e geografico di antiche e nuove contraddizioni economiche e sociali, ma oggi appare soffrire difficoltà oggettive che aggravano i nodi strutturali.
Mentre in città soffiano venti insidiosi di autoritarismo e razzismo, si avverte la necessità di un clima positivo e più vivace, come quello che pure ha segnato l’inizio della peculiare esperienza amministrativa, di una diversa cura dell’ordinario, dalla mobilità alla gestione dei rifiuti, di una maggiore condivisione con l’opinione pubblica e la cittadinanza sulle principali scelte di governo, non solo nei municipi più complessi o periferici, ma soprattutto di un disegno strategico di prospettiva sullo sviluppo industriale dopo la fine della stagione fordista e sulla vocazione europea della città, per non compromettere la partecipazione civica al cambiamento.
Una dialettica improduttiva tra Comune e Regione e il mancato investimento sull’area metropolitana segnano poi un mancato contributo al rinnovamento della Campania, compito dovuto per la città capoluogo, e ciò meriterebbe una correzione immediata soprattutto ora che si avvicina la scadenza elettorale regionale.
Certamente la fase di difficoltà acuta che oggi attraversa Napoli ha le radici in un mutato contesto nazionale che coinvolge tutti i Comuni del Paese, in particolare nel Mezzogiorno, nel far fronte ad una drammatica crisi economica e sociale, nel pieno di una rivoluzione digitale, come sottolineato da tempo dalla Svimez, con una grave perdita di capitale umano, soprattutto giovanile, molto spesso qualificato, che emigra verso il centro nord o per altre città europee.
Dentro questo complesso quadro nazionale, la natura della crisi dell’esperienza De Magistris, prima ancora che da ricercare sul terreno dell’inadeguatezza di una parte della classe dirigente chiamata a governare la città, si fonda su un limite di natura tutto politico: le ambiguità politiche nazionali del progetto di demA, sostanzialmente avverso nello stesso tempo al centrosinistra e al M5S, la collocazione oscillante dentro un nuovo schieramento democratico, un municipalismo autonomista slegato dai campi politici alternativi che si confrontano nello spazio pubblico del Paese.
Le ultime scelte, poi, del Sindaco di Napoli per il rinnovo della squadra di governo rafforzano ulteriormente queste perplessità politiche.
Si doveva coinvolgere di più il mondo esterno delle professioni con una vera apertura alla città, non recidere rapporti importanti con l’Università o con mondi vitali del tessuto civico napoletano.
Costituisce indubbiamente un limite oggettivo aver limitato, nelle scelte fatte, le deleghe di governo al solo Consiglio comunale.
In questo modo Napoli non è messa nelle condizioni di fare passi in avanti. Mentre si aggravano problemi amministrativi non risolti e la qualità ordinaria della vita urbana è percepita sempre più negativamente, si raccoglie solo la delusione che una necessaria svolta di buon governo, in grado di reggere l’ultima fase dell’esperienza amministrativa, viene irresponsabilmente, e nuovamente, a mancare.
A fronte di un quadro politico così frammentario e incerto la scelta di presentare una mozione di sfiducia, nella sua comprensibile ispirazione liberatoria, nasconde una insidia peggiore del male che vuole curare: favorisce la destra!
Appare, infatti, un’iniziativa politicamente sterile e dannosa per una città, ispirata trasversalmente dalle posizioni dominanti della destra anche leghista e dalle parti politiche più ostili a un profondo cambiamento delle condizioni del capoluogo partenopeo, e diretta, poi, nel caso passasse nell’aula del Consiglio Comunale, a determinare la conseguenza del commissariamento della città, aggravando ulteriormente le già fragili condizioni del Comune e isolando ancora di più Napoli nel rapporto con il governo nazionale e il Paese.
Articolo Uno, formazione politica nata dopo l’ultima competizione elettorale amministrativa che ha eletto sindaco de Magistris, da forza di sinistra coraggiosa e responsabile, non potrà mai unirsi politicamente insieme alla destra e contro l’interesse generale dei napoletani.
Sarebbe un errore quindi per PD e M5S accodarsi a questa iniziativa politica assunta da forze lontane dallo schieramento democratico e progressista di Napoli, e li invitiamo, pertanto, a riconsiderarla.
Articolo Uno vuole contribuire con umiltà, insieme a tante altre forze, a provare a costruire un disegno importante di ricomposizione civica e a determinare le condizioni politiche di una svolta amministrativa e di una nuova prospettiva politica per la città.
Cogliamo questo passaggio politico che attraversa la città, insieme al PD e al M5S, ai diversi soggetti della sinistra riformista, popolare, civica, alle donne, ai movimenti giovanili, alle forze intellettuali e sociali, per rilanciare un dibattito di prospettiva e di merito, ricercare nuove convergenze, e costruire nella città di Napoli un campo largo con un nuovo progetto politico di progresso e di chiara alternativa alla destra, facendo vivere nella nostra realtà locale l’intesa che si è costruita sul piano nazionale. “
Articolo Uno Nazionale – Regione Campania – Città Metropolitana di Napoli