La chiusura dello stabilimento di Napoli annunciata oggi dalla Whirlpool per il primo di novembre è inaccettabile.
La multinazionale americana non ha mai aperto una vera trattativa con il sindacato e con il governo e oggi ha ribadito la propria posizione al Presidente del consiglio Giuseppe Conte.
Articolo Uno sostiene la lotta dei lavoratori di Napoli e chiede al Governo di mettere in opera tutte le azioni possibili per mantenere l’attuale vocazione produttiva del sito e tutelare l’occupazione.
Ciò che colpisce è l’arroganza e l’irresponsabilità della proprietà che, pure in presenza di una espansione del settore, considera la propria presenza sul territorio in modo del tutto strumentale e dimostra di non tenere conto dei lavoratori che finora le hanno consentito di avere notevoli profitti.
Questa vicenda chiama in causa la credibilità del Paese e delle istituzioni: non è possibile che una impresa possa stracciare un accordo sottoscritto alcuni mesi prima e chiudere lo stabilimento per trasferire la produzione altrove lasciando allo Stato il compito di sanare profonde ferite sociali.
Ecco perché il Governo deve pretendere che Whirlpool si sieda al tavolo per aprire una vera trattativa che porti ad una soluzione positiva di questa fondamentale vertenza.
Lo ha dichiarato Piero Latino, responsabile nazionale Lavoro di Articolo Uno.