E’ giusta la mobilitazione lanciata da FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI nelle giornate del 24 e del 26 luglio per sollecitare il governo a rimettere in campo una politica unitaria ed omogenea per i trasporti nel nostro paese.
La piattaforma unitaria Rimettiamo in movimento il paese ha il pregio di ricostruire quello sguardo largo che oggi manca in un settore, quello dei trasporti, determinante per lo sviluppo economico delle imprese come pure per la qualità di vita delle persone e la sostenibilità ambientale.
Invece, da parte del Governo, al netto delle tantissime questioni aperte (la vertenza Alitalia piuttosto che la revisione della materia delle concessioni autostradali, l’Alta Velocità piuttosto il Trasporto Pubblico locale con l’integrazione gomma-ferro) non è pervenuto neppure un abbozzo di strategia per ridare fiato ad un settore che impiega centinaia di migliaia di lavoratori e contribuisce in maniera determinante alla tenuta del paese.
In quasi tutti i paesi, poco importa se guidati da progressisti o conservatori, le politiche in materia di trasporto, le connessioni tra territori, le integrazioni di modalità, il massiccio investimento nel trasporto pubblico urbano per liberare le città dalla dipendenza dai combustibili fossili sono al centro di pianificazioni e programmazioni di lunga durata, in grado di durare nel tempo e orientare e qualificare le scelte in materia economica e sociale.
Invece il governo nazional-populista italiano riduce, oltre a rinunciare allo sguardo lungo, utilizza anche le questioni del trasporto per alimentare il conflitto ad intensità costante all’interno della maggioranza.
Bene fa il sindacato unitariamente a richiamare il governo al merito delle questioni che oggi pongono le politiche dei trasporti al centro.
Riteniamo anche indispensabile e necessario, con la collaborazione di tutti, e quindi attraverso un ampio dibattito che coinvolga tutte le forze del Parlamento e gli attori sociali, costruire una politica per i trasporti in gradi di guidare il paese nei prossimi anni.
Lo ha dichiarato Gabriele Scaramuzza, responsabile nazionale trasporti e infrastrutture di Articolo Uno.