“Ieri al Senato in occasione della giornata mondiale dell’ambiente sono state discusse diverse mozioni presentate dai gruppi di opposizione che proponevano di dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ambientale: già in Europa lo hanno fatto Inghilterra, Scozia e Irlanda ed auspicano che altri paesi prendano esempio”. Lo scrive la responsabile nazionale Ambiente di Articolo Uno, Martina Draghi. “La Finlandia – prosegue Draghi – ha deciso di arrivare a zero emissioni entro il 2035 e di eliminare l’utilizzo delle fonti fossili entro il 2029, il 67% di giovani europei di età compresa tra 15 e 30 anni ritiene che lottare contro il cambiamento climatico e tutelare l’ambiente debba essere la priorità politica dell’Ue per i prossimi anni”.
“In Italia purtroppo Governo e maggioranza, hanno respinto le richieste avanzate dalle diverse mozioni e si sono limitati ad una semplice dichiarazione d’intenti che lascia interdetti di fronte ad una situazione ormai così compromessa del nostro paese. Non sorprende la posizione della Lega che aveva già votato contro gli accordi di Parigi, viceversa delude il disimpegno del Movimento 5 Stelle il cui Ministro Costa aveva dichiarato non più tardi di due giorni fa durante un’audizione in Commissione Ambiente alla Camera di vedere con favore le mozioni presentate in Parlamento affinché anche l’Italia dichiari lo stato di emergenza climatica”. “Anche alla Camera il 10 maggio Articolo Uno, tramite il Segretario Roberto Speranza insieme a Federico Fornaro e Rossella Muroni, ha presentato la “mozione Corbyn” con l’auspicio che venga al più presto discussa e approvata”, sottolinea la responsabile Ambiente di Articolo Uno.