Casal Bruciato: Timbro, Salvini e Di Maio si occupino del degrado delle periferie

Italia

“La vicenda di Casal Bruciato racconta il gravissimo stato di abbandono nel quale versano le periferie del nostro Paese. Gli ennesimi tagli ai fondi destinati ai Comuni per gli interventi nelle periferie, l’assenza di una reale azione di rilancio e di recupero delle aree suburbane da parte del Governo del cambiamento hanno amplificato una situazione antica che, oggi, rischia di diventare esplosiva”. Lo afferma la responsabile nazionale Legalità e lotta alle mafie, Maria Flavia Timbro.

“Nelle periferie – prosegue Timbro – il paese reale è vittima delle disuguaglianze, del degrado socio-culturale, della deprivazione economica, migliaia di famiglie italiane vivono sotto la soglia di povertà. Si preoccupino e, soprattutto, si occupino di questo Salvini e Di Maio, invece di soffiare sulle polemiche di questi giorni, alimentando il fuoco di una contestazione che rischia di essere solo l’ennesima guerra tra poveri”.

“La famiglia Rom – aggiunge – secondo le leggi italiane è la legittima assegnataria di quell’alloggio, chi rappresenta le Istituzioni di questo Paese, ma, soprattutto, chi, da anni, si erge a paladino della legalità non ha, dunque, il diritto di chiedere un’applicazione delle regole ad intermittenza né, così come ha fatto il Ministro dello sviluppo economico, può chiederne la revisione perché fanno arrabbiare il popolo’.

“Le leggi si cambiano quando sono ingiuste ed incostituzionali, non quando risultano scomode alla propaganda elettorale di qualche leader in affanno.

Propongano, se ci riescono, modelli di efficienza e risposte tempestive alla piaga dell’emergenza abitativa, questo Paese non ha bisogno di divisioni, ha bisogno di soluzioni”, conclude la responsabile nazionale legalità di Articolo Uno.