Guerra: governo in confusione, il Pnrr combatta il climate change

Massimo Franchi, Il manifesto

Al governo che parla di dismettere alcuni piani previsti chiediamo di dirottare risorse per combattere il dissesto idrogeologico. Nell’ambito delle finalità previste, un intervento strutturale nelle zone colpite è compatibile con il Pnrr. Il tutto mantenendo però uno dei cardini del Piano: il 40% di investimenti devono riguardare il Sud. Prendendo per buona la smentita di Fitto, avvertiamo il governo che spendere i soldi del Pnrr nel modo più facile – tramite richieste dirette delle imprese come è già avvenuto per il Superbonus o Industria 4.0 – è gravissima: servono politiche industriali, non favori alle imprese che sono più veloci a chiedere soldi.

LEGGI L'ARTICOLO

Visco: la destra del Pd attacca Schlein ma ignora i problemi reali

Vincenzo Visco, Domani

Su Repubblica del 18 maggio, tre autorevoli esponenti del Pd, Stefano Ceccanti, Enrico Morando e Giorgio Tonini, attaccano la segretaria Elly Schlein imputandole il rischio di un «regresso verso un antagonismo identitario» e, sostanzialmente, la mancanza di cultura di governo. I tre si autodefiniscono “riformisti”, indicando così implicitamente la nuova maggioranza del partito come massimalista o estremista, e forse, perché no? perfino “comunista”. Polemica stantia e troppo comoda, perché essi in realtà rappresentano semplicemente la destra del Pd. Non intendo imbarcarmi in una polemica interna, ma solo offrire alcuni spunti di riflessione.

LEGGI L'ARTICOLO

D’Alema: le disuguaglianze uccidono la democrazia

Umberto De Giovannangeli, L’Unità

L’alleanza non rinunciabile con gli Stati Uniti non può significare per l’Europa la rinuncia a tutelare i propri interessi. Macron ha posto il problema ed è stato aggredito. È sconfortante che di fronte alla tragedia della guerra l’Ue sia in grado solo di produrre munizioni. Il Papa ha avuto uno straordinario merito: quello di sganciare il destino della Chiesa da quello dell’Occidente. Di separarlo e quindi di proiettare di nuovo la Chiesa in una dimensione globale. Il mondo lo ascolta.

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto: voti in vendita a trenta euro a Torre del Greco

Conchita Sannino, la Repubblica ed. Napoli

Oltre alle buste della spesa – che sono il minimo sindacale – c’è un sistema sofisticato di trasferimento di danaro. Siccome vicino ai seggi è possibile che ci saranno telecamere o forze dell’ordine, ora tutto avviene in due tempi, rigorosamente in house. Parlo di cose che ho ascoltato con le mie orecchie, sto battendo palmo a palmo la città. La coalizione progressista di Luigi Mennella ha preteso i carichi pendenti, oltre al casellario giudiziario che è previsto per legge. Gli altri non possono dire lo stesso. Mi aspetto che nei seggi più delicati ci sia una mobilitazione vera delle forze dell’ordine. Ma noi fino in fondo faremo la nostra parte.

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: demolito il sostegno ai poveri, Italia unica in Europa a non averlo

Nicola Pini, Avvenire

L’idea è che c’è una massa di persone che deve essere disponibile a lavorare a qualunque costo, anche se il lavoro è pagato troppo poco, è dequalificante rispetto alle competenze e lontano da casa. Ma il lavoro va pagato in maniera dignitosa, lo dice la nostra Costituzione. Il taglio del cuneo fiscale è sempre stata una nostra battaglia. Ma questo è un intervento spot, spalmato solo su qualche mese per far figurare una cifra tonda. Quello che serve è un riequilibrio del sistema fiscale.

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: altro che taglio del cuneo per sei mesi, bisogna aumentare i salari

Luca Pons, Fanpage.it

Nella visione del governo Meloni il lavoratore è sempre l’ultima ruota del carro, quella su cui si scarica tutto. Il decreto lavoro di fatto è una liberalizzazione dei contratti a termine. Da una parte il governo interviene con un po’ d’aiuto con il taglio temporaneo del cuneo, dall’altro si dà la bastonata rendendo i lavoratori ancora più deboli nella contrattazione. Sia con i contratti a termine che con i voucher, che vengono estesi. Così è sempre più complicato costruirsi una prospettiva di vita.

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto: uranio al bando, ora serve il cessate il fuoco su iniziativa europea

Giampiero Calapà, Il Fatto quotidiano

Sono convito che nel Pd di Elly Schlein ci sia una sensibilità diversa e una inclinazione a valorizzare il ruolo della diplomazia per giungere quanto prima a un necessario cessate il fuoco. Ci sono diversi parlamentari democratici che non guardano certo a un pacifismo etico, ma che si chiedono dove stiamo andando in Ucraina? Qual è il punto di caduta di questo conflitto? Zelensky persegue, parole sue, l’integrità territoriale ucraina, compresa la Crimea. Cioè, vogliamo arrivare alla riconquista della Crimea con la guerra? La comunità internazionale, l’Occidente, sono d’accordo con questa visione? Mi pare sempre più evidente che sia necessario ritornare a un processo politico e diplomatico, ma per farlo bisogna iniziare a mettere le armi da parte.

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: per il governo delle destre il lavoro è solo una merce usa e getta

Maria Cecilia Guerra, Domani

Il decreto che verrà simbolicamente approvato il 1° maggio è il trionfo della “cattiva cultura” che vede sempre il lavoro come l’ultimo anello della catena. Il governo si conferma favorevole a garantire ai datori di lavoro la maggiore flessibilità/discrezionalità possibile nell’impiego dei lavoratori, soprattutto per quanto riguarda la gestione del loro tempo; propenso ad assimilare il lavoro a una merce usa e getta, e incline a trasformare la flessibilità in precarietà senza reti di protezione. Una visione che ha già trovato applicazione in legge di Bilancio, con l’allargamento dell’uso dei voucher.

LEGGI L'ARTICOLO