Gabriele Guccione, Corriere Torino
Credo che Stefano la stia prendendo per il verso giusto, e cioè mettere le orecchie a terra e sentire i problemi della gente. Sento molta gente che dice: non vado a votare. L’umore del popolo è questo qui, c’è un clima di sfiducia. Ma davvero noi pensiamo che il bisogno di cambiamento e novità che si espresse nel 2016 con quel voto straordinario per i 5 Stelle sia morto? Io non penso proprio. Se mai si dovesse arrivare a un secondo turno, come credo, ci vorrà generosità reciproca nel tenere ferma una prospettiva politica che guarda al bene di Torino ma anche dell’Italia.
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