Bersani: giusto aiutare la resistenza di Kiev, si lavori per pace e difesa Ue

Annalisa Cuzzocrea, la Stampa

Giusto aiutare un paese aggredito, ma lo facciamo perché l’Ucraina stia in piedi in vista di un cessate il fuoco, di un negoziato, di un compromesso, e per prepararci a un dopo che sia un futuro di sicurezza reciproca e di pace? O perché la guerra duri fino a vedere chi è il vincitore e chi è il vinto? Chiudere col gas russo è difficile, serve concertazione per alzare i salari.

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Speranza: fine dell’emergenza, ma servirà la quarta dose

Michele Bocci, la Repubblica

Si apre una fase nuova, il Paese affronta l’epidemia ancora in corso con strumenti ordinari. Non significa che la pandemia è finita. La situazione degli ospedali ora è sotto controllo ma l’incidenza è alta e le mascherine sono particolarmente utili. E infatti questo mese restano obbligatorie al chiuso. Sulla quarta dose ho proposto di coordinarci in Europa, non ha senso andare in ordine sparso. Mi hanno seguito: si deciderà, dopo aver ascoltato gli esperti e le agenzie regolatorie, la settimana prossima.

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Tozzo: congresso di Articolo Uno, perché non voterò la mozione Speranza

David Tozzo, l’Huffington post

Il congresso è un rito laico tutt’altro che formale, bensì squisitamente sostanziale, in cui una comunità partitica decide, democraticamente, come rinascere, quali nuove direzioni prendere, a che orizzonti rivolgersi. Paradossalmente, i plebisciti rendono più debole chi li riceve, il dissenso rende più forte una democrazia, un congresso, un partito di sinistra.

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Gotor: l’Anpi è fuori sincrono sulla Nato. La storia, da Berlinguer a D’Alema

Alessandro De Angelis, l’Huffington Post

Finite le ragioni storiche della Nato? Un bel tema da convegno, ma non nelle ore in cui assistiamo a una guerra di invasione della Russia con l’Ucraina che sta resistendo e le cui conseguenze geopolitiche su scala regionale e mondiale sono ancora aperte e incerte. Lo dico con il massimo rispetto dovuto a un’associazione gloriosa come l’Anpi, ma le ragioni della pace in queste settimane possono essere affermate con argomenti più efficaci.

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Bersani: caro Draghi dì qualcosa di sinistra, nei ceti popolari c’è disagio

Riccardo Barenghi, The Post Internazionale

Non possiamo decidere noi se gli ucraini devono resistere o no. Trovo molto cinico il discorso di chi dice che è meglio se si arrendono. Solo loro possono deciderlo, ma finché non lo decidono la nostra linea è aiutarli ad aiutarsi. Che significa mandare armi e intensificare le sanzioni contro Putin, ma senza andare oltre. Il disagio dei ceti popolari è più profondo di quanto immaginiamo. Dovremmo pensare a un blocco di tre mesi dei prezzi di gas ed elettricità.

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Bersani: perché ridurre le accise sui carburanti spiegato da chi lo ha fatto

Maria Carla Sicilia, Il Foglio

La norma che consente di tagliare le accise quando si verifica un aumento dell’Iva va ripresa. Lo Stato non può mostrarsi disinteressato. Il governo non può che partire dalla riduzione degli “extraprofitti” fiscali che lo riguardano, come l’aumento del gettito Iva, ma ci sono altri strumenti. Il mercato dei carburanti è opaco. Occorre “rianimare” l’Acquirente unico e tornare a costruire infrastrutture energetiche come il rigassificatore di Rovigo.

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Scotto e Giro: dopo le Agorà, Letta proponga un nuovo soggetto plurale

Mario Giro e Arturo Scotto, Domani

Articolo Uno e Demos interpretano la loro partecipazione alle Agorà come l’avvio del processo che porterà alla costituzione della coalizione progressista di centrosinistra per le prossime elezioni legislative. L’intenzione è di esserci fin da subito e di mettere sul tavolo del dibattito in maniera aperta i temi che ci stanno a cuore. Nessuna confluenza: l’obiettivo è contribuire a disegnare al paese un’offerta politica nuova.

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D’Attorre: la piazza pacifista va rispettata, ma bisogna fermare l’aggressore

Alfredo D’Attorre, Huffington post

Molte delle analisi che ho letto in queste settimane sulla miopia strategica dell’Occidente nel gestire la fase post ’89 e nello spingere verso il progressivo allargamento a Est della NATO sono fondate. Ma in nessun modo ci offrono la risposta su che fare oggi rispetto a un’aggressione e a una violazione del diritto internazionale di una gravità assoluta. L’obiettivo della sinistra, come di ogni forza democratica e costituzionale, non può che essere fermare l’aggressore e difendere l’aggredito.

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Guerra: catasto, il centrodestra ha paura che emerga la verità dei privilegi

Giovanna Faggionato, Domani

La revisione del catasto è una mera operazione trasparenza: può rendere evidenti le ingiustizie. La verità è che si vuole difendere chi gode di un privilegio rispetto ad altri. Se un governo vuole aumentare le tasse in maniera indiscriminata non ha bisogno di aspettare un’operazione trasparenza. Il governo che ha aumentato le imposte sulla casa, il governo Monti, prese le rendite catastali vecchie e aumentò il moltiplicatore. La revisione del catasto è uno dei punti ineludibili della delega fiscale.

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