Stefano Cappellini, la Repubblica
Da questa situazione non si esce con i vecchi attrezzi. In tutto il mondo la sinistra è attardatissima sulle sue antiche parole d’ordine. In Italia ancora di più. Ecco perché è l’ora di una cosa nuova. Noi, il Pd, le Sardine, i cattolici e i civici dobbiamo aprire un percorso. I centristi come Renzi e Calenda concorrono in un metro quadrato e finiranno per allearsi: il simbolo sarà il Narciso che si specchia. C’è un mondo civico, cattolico, del volontariato. Gente che non può sentirsi dire quello che disse Berlinguer a noi del ’68: entrate e cambiateci. Questi soggetti vogliono essere protagonisti. C’ho un’idea. Un grande appuntamento programmatico, apertissimo, che parta da tre questioni. La risposta della sinistra moderna alle tre grandi transizioni: ecologica, demografica e tecnologica. Titoliamo una serie di proposte che siano propulsive ma anche protettive rispetto alle conseguenze sul popolo di queste transizioni. L’esito del percorso lo lascio al tavolo.
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