Conte: Italia viva al bivio, rilancia il governo o se ne intesta la caduta

Laura Tecce, La Notizia

Se l’obiettivo del leader di Italia viva è quello di condizionare virtuosamente l’azione del governo lo spazio di confronto c’è ed è un bene che venga colto, a condizione che la ricaduta sia una mediazione che costruisce e non distrugge. Anche sulla prescrizione ci sono spazi per migliorare la norma: se Iv fosse rimasta al tavolo della maggioranza probabilmente l’accordo sarebbe potuto essere più ampio. Ma il cosiddetto Lodo Conte bis non entra subito in una norma, viene affidato al percorso di un disegno di legge, quello della riforma del processo penale, quindi seguirà tutto l’iter parlamentare previsto: il lavoro nelle commissioni, le audizioni, il confronto con le associazioni di categoria. Se la prospettiva di Iv è quella di un contributo riformista lo spazio c’è. La proposta sul premierato invece è anacronistica: non ha funzionato quando i partiti erano soggetti strutturati che avevano una funzione di argine alla personalizzazione della politica, figurarsi adesso. Si creerebbe uno scontro tra leader non facilmente componibile. E comunque non sarebbe coerente né con la nostra architettura costituzionale né con la legge elettorale di impianto proporzionale che stiamo proponendo – anche con l’apporto di Italia viva – in Parlamento.

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Speranza: lo stop ai voli resta, l’Africa per ora non fa paura

Michele Bocci, la Repubblica

Guardando i dati Oms, gli esperti ci dicono che c’è qualche primo segnale di decelerazione nella diffusione del virus. Si tratta però solo di una tendenza iniziale, non dobbiamo abbassare la guardia. In Africa un solo caso in un continente enorme, a noi molto vicino. La situazione va valutata giorno per giorno con la massima serietà. Ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti. Per quanto riguarda voli e imbarcazioni che provengono dall’Africa, i controlli sono rigorosi come per chi proviene da altre parti del mondo. Ricordo che la nostra decisione più drastica riguarda un Paese, la Cina, dove sono concentrati il 99% dei casi al mondo. Non ha fondamento scientifico al momento prevedere altro. Gli scontri nel governo? Sinceramente non ho neanche il tempo per guardarli. Mi sembrano questioni molto più piccole, anche rispetto a come vengono raccontate. In queste ore la testa degli italiani mi pare che non sia, con tutto il rispetto, rivolta alla prescrizione o alle questioni della maggioranza. Le cose che incidono sulla vita delle persone sono altre, il coronavirus e i temi economici e sociali. Io mi occupo senza sosta solo del virus e lo farò finché il pericolo non sarà archiviato. L’Italia deve essere unita in questa battaglia. Il resto viene dopo.

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Conte: i renziani accettino la mediazione o resta la legge Bonafede

Raffaella Malito, La Notizia

Mi auguro di chiudere quanto prima la partita della prescrizione. Unico modo possibile è l’accordo trovato. L’alternativa è lasciare la Bonafede in vigore, e non credo i renziani vogliano questo. Si è consumato questo tentativo di ottenere un rinvio, ora auspico che lv dia una mano per riformare la norma Bonafede che loro stessi non vogliono. E l’unica proposta attualmente in campo è il lodo Conte bis. Diano una mano e poi passiamo a occuparci della riforma del processo penale per migliorare il sistema giudiziario e risolvere il problema della giustizia e della durata dei processi.

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L’altro Conte, papà del lodo: sono onorato di averli convinti

Marco Galluzzo, Il Corriere della Sera

Per me è un onore aver contribuito alla mediazione sulla prescrizione, e una soddisfazione aver convinto per primo il Pd e poi lo stesso ministro Bonafede. Spero che Italia viva torni al tavolo, magari per migliorare anche le correzioni attuali, ma la cosa più importante è la riforma complessiva del processo penale, perché l’obiettivo principale è ridurre i tempi attuali per rendere più efficiente il procedimento, a quel punto la stessa prescrizione ritornerebbe elemento secondario. Aspetti salienti della riforma saranno l’aumento dei riti alternativi che hanno un effetto deflattivo e la notifica telematica.

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Speranza: la salute vale più dell’economia, continua stop ai voli per la Cina

Monica Guerzoni, Il Corriere della Sera

Questa partita si vince lavorando tutti insieme. La priorità per me è la difesa del diritto alla salute. Il Coronavirus è ancora in fase espansiva. Io spero che le meritorie decisioni del governo cinese possano consentire di raggiungere presto il picco e iniziare la fase regressiva. Parliamo di un fatto di natura globale che riguarda la salute delle persone. La politica deve fare un passo indietro. A orientare le scelte del governo è un tavolo permanente, composto da tecnici e scienziati di comprovata validità: non ho tempo per fare polemica con chi non capisce che in momenti così il Paese deve essere unito. I nostri scienziati sono tra i più bravi al mondo e dobbiamo fidarci, invece di dividerci con polemiche inutili. Il modo migliore per aiutare un Paese amico, come la Cina, è contribuire a contenere questo virus.

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D’Attorre: caro Pd, il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: l’identità

Alfredo D’Attorre, Strisciarossa.it

Non è più tempo di scorciatoie o di furbizie. E non basteranno stavolta neppure semplici operazioni di restyling organizzativo o comunicativo. Un cambio del nome, per avere senso e non ridursi a una pura operazione di marketing, è più la conseguenza che la premessa di un processo politico reale. Il vero punto decisivo, quello in grado anche di imprimere una direzione chiara al governo e alla legislatura, è se nel corso del 2020 ci sarà un appuntamento democratico serio nei contenuti e capace di attrarre una parte significativa della sinistra oggi dispersa. E, soprattutto, se questo appuntamento scioglierà finalmente il nodo dell’identità politico-culturale di fondo: continuità su una linea di progressismo neo-liberale oppure svolta in chiave modernamente socialdemocratica ed ecosocialista? Un partito che recupera un “nucleo ideologico” condiviso, che sa qual è la sua direzione di marcia fondamentale, può diventare anche molto più pragmatico sul piano delle singole soluzioni concrete e molto più duttile sul terreno della tattica politica.

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