Errani: è cambiato il mondo, cambiamo la sinistra. Serve una nuova visione

Pier Giorgio Carloni, Ravennanotizie.it

Le forze del centrosinistra così come sono oggi non sono in grado di essere protagoniste e di governare questo grande processo di cambiamento. Dobbiamo uscire dalle gabbie per costruire una nuova cultura politica, capace di rispondere ai problemi posti dal grande cambiamento che stiamo vivendo. Il nostro problema non è ciò che ci sta alle spalle, ma ciò che abbiamo davanti. Rimettere insieme i vecchi gruppi dirigenti non ha senso. Non servirebbe a nulla. Si apra questa discussione per davvero, con generosità e disinteresse.

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Guerra: la riforma degli ammortizzatori sociali, lezioni dalla crisi pandemica

Maria Cecilia Guerra, Italianieuropei

Non si potrà mai realizzare un sistema di prote­zione universale e omogeneo se non si interverrà, prioritariamente, a ridurre la frammentazione eccessiva del mercato del lavoro, la pre­carizzazione del lavoro e la sua dequalificazione. Uno sfoltimento della giunga contrattuale, che favorisce il nascere di forme di lavoro atipiche e poco remunerate, è assolutamente necessario. Deve essere perseguito attraverso un rafforzamento del potere contrattuale dei la­voratori, a partire da una legge sulla rappresentanza, che aiuti a porre fine ai contratti pirata e ai fenomeni diffusi di caporalato.

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Speranza: vaccini, la svolta è vicina ma l’Italia dei colori resterà

Paolo Russo, La Stampa

Il gran lavoro di questi giorni ora ci permette di ricominciare a correre con le vaccinazioni. I vaccini sono tutti efficaci e sicuri, c’è la massima attenzione anche verso eventi rarissimi. La rottamazione delle cartelle? La verità è che con la limitazione dei 30 mila euro di reddito e dei 5 mila dell’importo sanabile abbiamo respinto il tentativo di far passare un vero condono. Qui parliamo di un intervento mirato, lontano da quello che qualcuno pensava di fare. Con Letta ci confronteremo nel merito, credo nell’alleanza tra centrosinistra e 5Stelle.

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Epifani: con Pd e M5S alle amministrative, costruire il campo progressista

Simona Brandolini, Il Corriere del Mezzogiorno

È una fase caotica perché da una parte il Pd, dall’altro i 5Stelle stanno attraversando fasi di turbolenza. C’è da ricostruire il campo progressista. Bassolino? Ho letto la sua scelta, ma non so le motivazioni. Bassolino è una bandiera del Mezzogiorno e lo rappresenta per tanti cittadini. Appartengo però per convinzione all’idea che una Repubblica parlamentare si regga sulla funzione dei partiti, non condivido le esasperazioni populiste di questi anni e le candidature al di fuori dei partiti. È un limite per la mia visione. Se anche avesse ragione nel merito perché i partiti sono immobili, avrebbe torto perché senza partiti non si può governare, alla fine.

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Guerra: così è peggio di un condono, cancellare solo le cartelle inesigibili

Lucia Brusini, Il Fatto quotidiano

I pareri in maggioranza sono diversi. Nelle prossime ore sarà trovata una sintesi, ma la nostra posizione è che le cartelle da cancellare sono solo quelle effettivamente inesigibili. Altrimenti il risultato è che si abbuonano imposta, interessi e sanzioni anche a chi potrebbe pagare. L’operazione, oltre a configurarsi come un condono, non svuota il magazzino e quindi non risponde nemmeno alle richieste dell’Agenzia delle Entrate. Al contrario, cancellando e cartelle relative a soggetti falliti, deceduti, nullatenenti o rispetto ai quali siano già state effettuate tutte le azioni cautelari ed esecutive permesse dalla legge si eliminerebbe poco meno del 90% del carico totale.

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Fornaro: un rientro di LeU nel Pd? Non servirebbe a nessuno

Roberta Benvenuto, Il Foglio

Va raccolto lo stimolo, la ricerca di un partito nuovo più adatto alle contemporaneità ma non si può ridurre tutto a una semplice sommatorie di sigle. Il semplice ritorno a casa di chi è uscito dal Pd nel 2017 non servirebbe a nessuno, né a noi, né al Partito democratico. Va bene parlare di unità, soprattutto contro una destra molto forte. Ma soprattutto non risponderebbe all’esigenza di dare rappresentanza a un popolo vasto, di una sinistra plurale in questo paese. Il nuovo segretario Letta ha annunciato degli incontri: vedremo come si può andare avanti con il Pd con cui un dialogo c’è sempre stato.

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Bersani: caro Enrico nel Pd non torno, facciamo insieme una cosa nuova

Luciano Nigro, la Repubblica

Prendiamola da fuori, usciamo dalla solita cerchia, apriamoci al mondo esterno, se vogliamo vincere. Perché ora, ne sono convinto, si può vincere. La novità è che Letta vuole un campo di centrosinistra alleato con i Cinquestelle. Questo a Zingaretti non lo hanno permesso, Letta può farlo. La domanda vera è come procediamo. Se noi allarghiamo il campo di una sinistra plurale e Conte porta a maturazione i Cinquestelle possiamo farcela. Articolo Uno ha fatto avere a tutti, partiti e altri soggetti, qualche idea per la discussione. A Draghi chiedo una legge sui contratti e un fisco più equo e progressivo.

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Speranza: intervenuti dopo lo stop tedesco ad Astra Zeneca, ma c’è fiducia

Monica Guerzoni, Il Corriere della Sera

La svolta è vicina. Se guardiamo ai contagi tra i medici e tra gli anziani delle Rsa vediamo già una curvatura significativa. Vuol dire che i vaccini funzionano. La decisione dei principali Paesi europei è esclusivamente precauzionale e riguarda solo AstraZeneca. Il governo ha preso l’iniziativa a seguito della valutazione dell’agenzia tedesca di sorveglianza del farmaco. Ora si attende per giovedì il giudizio sui nuovi dati emersi in Germania e in altri Paesi. Siamo fiduciosi che possano emergere tutti gli elementi di rassicurazione che ci consentano nel più breve tempo di ripristinare la campagna vaccinale.

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Geloni: dai renziani bugie vigliacche sulla caduta del governo Letta

Luca Serafini, Tpi.it

Se posso dare un consiglio amichevole al Pd: per andare avanti rispetto ai fatti degli ultimi anni, bisogna almeno sforzarsi di cercare un po’ di verità nelle vicende che sono avvenute. Renzi in direzione aveva una maggioranza salda e ampia. La decisione di sfiduciare Letta è stata sua. Renzi ha iniziato a mettere in giro questa bugia qualche anno fa in un suo libro, in cui ha detto che fece cadere Letta perché glielo aveva chiesto Speranza. Oggi Rosato dice un’enormità. E a forza di bugie si rischia di non provocare più nessuna reazione.

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