Speranza: Conte ci sfiderà fino alle europee ma poi sa che dovrà allearsi

Daniela Preziosi, Domani

M5s e il Pd sanno che per fare un’alternativa alla destra dovranno ricominciare a dialogare. È chiaro che farlo un minuto dopo le politiche in cui si è andati divisi è difficile. Articolo Uno starà nel percorso costituente con le proprie idee, per dare battaglia. Sapendo che l’esito è tutto da scrivere. Dobbiamo gridare che la questione sociale è il cuore della nostra proposta politica. E dobbiamo farlo in piazza, contro un governo che prova a distrarre l’opinione pubblica dai temi cruciali che hanno a che fare con la vita di tutti i giorni. Lo scontro sui barconi serve solo a nascondere l’inflazione che mangia il reddito delle famiglie.

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Speranza: aderisco alla Costituente dem, sui migranti evitiamo la trappola

Concetto Vecchio, la Repubblica

Entriamo e valuteremo passo dopo passo il percorso. Lo ha deciso domenica la direzione. Ma servirà un’operazione di sincerità, un processo straordinario. La sconfitta del 25 settembre è stata troppo dura per pensare di risolverla con una gazebata. La sinistra si salva solo mettendo al centro la questione sociale. Le vite degli italiani: quelli che non ce la fanno da sempre e quelli che nella crisi si sono impoveriti. Meloni sembra ancora in campagna elettorale più che al governo del Paese.

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Oggionni: sfideremo il Pd a rinnovare gruppi dirigenti e prospettive politiche

Simone Oggionni, Domani

Non saremmo credibili se la nostra rifondazione politica venisse suggerita o interpretata dai protagonisti delle fasi precedenti. Non si tratta di un fatto meramente anagrafico. A indicare vie nuove non possono in linea generale essere gli ufficiali delle battaglie perdute. Non si invoca alcuna rottamazione, che presuppone sempre la rottura odiosa di un patto generazionale. Al contrario, si propone un rinnovamento come precondizione per tornare a essere credibili e per riallacciare nella società e anche nel nostro popolo un nuovo principio di solidarietà tra le generazioni.

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D’Alema: la destra unita ha stravinto, la sinistra troverà una strada

Paolo Franchi, Sette

Berlinguer fu forse l’unico, comunque l’ultimo leader italiano a rivendicare la necessità di una politica forte e “investita di pensieri lunghi”. Svanita la grande ubriacatura della globalizzazione capitalistica, avvertiamo tutti il peso soffocante delle disuguaglianze, delle marginalità e dell’infelicità. La destra se ne avvantaggia, la sinistra è senza parole. Perché ha rinunciato a una visione critica dell’esistente e le è rimasta solo la gestione amministrativa della realtà. Ma una sinistra che non coltivi un’idea di cambiamento non può esistere.

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Scotto: basta tecnici e agende, impariamo da Lula

Umberto De Giovannangeli, Il Riformista

Giustizialismo per i poveri, condoni per i ricchi. Sta nascendo lo Stato di polizia classista. I rave party sono uno specchietto per le allodole. Da Lula un messaggio che parla al mondo intero. Si può unire tutta la sinistra da quella radicale a quella più moderata attorno a un progetto chiaro a difesa dei ceti popolari e battere una destra autoritaria e regressiva.

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Geloni: fare propaganda è legittimo ma Meloni rischia di farci molto male

Chiara Geloni, The Post Internazionale

Finire per credere alla propria propaganda è molto pericoloso, soprattutto quando dall’opposizione passi al governo. È un abbaglio fatale che ha perduto molte giovani promesse. Ma c’è un’altra trappola della propaganda che la destra farebbe bene a non sottovalutare. Al di là di quello che scrivi (male) nei decreti e nelle dichiarazioni di intenti o che dici nelle conferenze stampa, quando sei al governo le cose che dici creano un clima. Ricordiamo i fatti di Genova nel 2001: è un errore che la destra ha già fatto e che l’Italia ha già pagato. Se non capisce rapidamente di non essere più all’opposizione, Giorgia Meloni rischia di farsi molto male. Ma soprattutto di farne all’Italia.

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D’Alema: Conte è progressista. Il Pd deve dialogare con il M5S

Concetto Vecchio, la Repubblica

Berlinguer è ancora capace di trasmettere qualcosa, anche alle giovani generazioni che non lo hanno conosciuto. Per la critica al capitalismo, la fedeltà agli ideali della giovinezza, la dirittura morale. Rappresentò, insieme a Moro, la parte più nobile di quel tempo in cui i partiti erano forti e selezionavano la classe dirigente. Una parte dei progressisti ha scelto Conte. Ora ricostruire un dialogo e una prospettiva, se ne discute anche nel Pd. E va creato un rapporto unitario tra le forze politiche, del resto il Pd aveva investito molte risorse per fare entrare I’M55 nell’alveo del centrosinistra.

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Oggionni: per salvare il calcio non serve chiudere le curve

Simone Oggionni, Huffington Post

L’Inter – lo dico da tifoso – ha ora la straordinaria opportunità di tagliare il cordone ombelicale che la vede legata a questo manipolo di capi ultras, a loro volta legati indissolubilmente a settori di criminalità e ad ambienti politici della destra eversiva. Deve interrompere qualsiasi rapporto di qualsiasi tipo con questi personaggi, vietando loro ogni privilegio, ogni legittimazione, ogni attestazione di ruolo e di status.

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