Andrea Carugati, La Stampa
Due settimane fa Speranza aveva lanciato un ultimo appello, “fermiamoci a riflettere sulla legge elettorale e niente voto di fiducia”. La risposta sono state altre cinque fiducie, Grasso ha lasciato il Pd parlando di una violenza contro il Senato. Parole che sono ancora più credibili perché dette da un uomo delle istituzioni. La svolta in quel partito ci doveva essere il 5 dicembre, dopo il referendum. Dirigenti come Franceschini, ma anche Delrio, avrebbero dovuto chiedere un congresso vero e rimescolare le carte. E invece hanno di fatto accettato la trasformazione nel partito di Renzi.
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