Non c’è crescita senza uguaglianza
Il documento approvato dall’assemblea nazionale “Fare costituente” del 17 e 18 dicembre 2022 insieme alla relazione di Roberto Speranza
Negli ultimi quattro decenni sono cresciute in modo sconvolgente le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali, mentre quelle di genere e di generazione si sono cronicizzate. All’accumulo di enormi patrimoni da parte dei detentori della ricchezza finanziaria si è accompagnato l’indebolimento del reddito del ceto medio e l’aumento delle aree di povertà.
Il cuore di questo processo è stato la progressiva perdita di valore del lavoro, prodotta dalla compressione dei salari e dall’aumento della precarietà: se il discorso sull’uguaglianza non parte da qui è pura astrazione o distorsione della realtà. Perseguire equità e giustizia sociale significa restituire dignità al lavoro, proteggere ed estendere i suoi diritti, ricostruire il suo valore, non solo materiale ma esistenziale, riconoscere il valore delle attività di riproduzione sociale essenziali per la vita e per la cura del mondo, ma invisibili, e che, scaricate troppo spesso sono unicamente sulle spalle delle donne. (Continua a leggere)
È il tempo della sinistra
Mozione depositata il 12 marzo 2022 dal segretario nazionale Roberto Speranza
Una guerra cruenta, che da terribile ricordo del passato ritorna minaccia incombente nel cuore dell’Europa, e una pandemia che da due anni sconvolge le nostre vite, stanno cambiando il mondo. E ci ricordano nei termini più crudi possibili: la storia non è finita. L’umanità è ben lontana dall’essere entrata in un’epoca pacificata e priva di rischi. L’idea di poter fare a meno della politica si è rivelata una pericolosa illusione. Anche le democrazie più avanzate sono state costrette a confrontarsi con le proprie fragilità. Per una lunga stagione, il ruolo dello Stato e delle istituzioni è stato descritto come un intralcio rispetto alle “magnifiche sorti e progressive” che l’autoregolamentazione del mercato globale avrebbe assicurato. Ma gli sconvolgimenti degli ultimi anni – e prima ancora la crisi finanziaria del 2008 – hanno rimesso al centro la necessità di aprire una stagione di politiche pubbliche e di cooperazione multilaterale sul piano internazionale. (continua a leggere)
Il regolamento del congresso di Articolo Uno
27 febbraio 2022
Regolamento congressuale Articolo Uno approvato nella direzione nazionale del 27 febbraio 2022.
Il 2° Congresso Nazionale di Articolo Uno è convocato per i giorni 23 e 24 aprile 2022 a Roma. I Congressi regionali si dovranno svolgere entro il giorno 14 aprile. (continua a leggere)
Le Tesi per una forza ecosocialista
10 novembre 2018
Il mondo in cui viviamo è sempre più insicuro e orientato a destra. Siamo davanti a un movimento su scala globale alimentato da una «nuova destra» di orientamento nazionalista: non è più quella tradizionale, di tipo neo-liberista, che declinava le libertà al plurale per garantire in modo più efficace la difesa dei monopoli e delle rendite di un’oligarchia, ma risponde, con capacità, a un’esigenza di protezione che attraversa fasce sempre più vaste della popolazione in Italia, in Europa e nel mondo. (continua a leggere)
NoiXRicostruire. I video e i materiali dell’assemblea congressuale di Bologna
6/7 aprile 2019
I materiali del congresso di Bologna. La relazione di Roberto Speranza, i video e i documenti approvati. (continua a leggere)
Sostenibili, leggere, connettive: infrastrutture e trasporti dopo la pandemia
27 aprile 2021
Come per altri ambiti, la pandemia ha messo a dura prova ed evidenziato i limiti del sistema dei trasporti e delle infrastrutture nel nostro paese, facendo emergere una serie di criticità storiche, che gravano di conseguenza tanto sul sistema economico, tanto sulla qualità di vita delle persone.
Sono sotto gli occhi di tutti, ad esempio, gli sforzi che il trasporto pubblico locale ha dovuto affrontate, in termini di riadeguamento delle proprie reti nonché di sostenibilità economica delle aziende, per fare fronte alla necessità di assicurare, in sicurezza, l’accessibilità alle aree metropolitane, ai luoghi di lavoro, di studio, di cura. (continua a leggere)
Idee per una sinistra plurale e per un’agenda progressista
15 marzo 2021
È il tempo di un progetto nuovo, di un progetto che riconfiguri l’area progressista e dia finalmente una casa alla sinistra plurale.
Lo diciamo all’inizio di una fase difficile, segnata – con la nascita del governo Draghi – da un oggettivo arretramento del quadro politico. La nostra scelta di sostenerlo e di farne parte è stata giusta, necessaria e inevitabile, ma è una scelta che abbiamo compiuto criticamente e che non ci deve precludere il rapporto con chi della vecchia maggioranza ha fatto scelte diverse. (continua a leggere)
La nostra responsabilità grande nella nuova fase. Relazione di Arturo Scotto alla Direzione nazionale
14 febbraio 2021
Avanti con Conte: Documento approvato dalla Direzione
16 gennaio 2021
PNRR: le osservazioni e le proposte dei parlamentari di Liberi e Uguali
30 dicembre 2020
LE NOSTRE PRIORITÀ: SALUTE, AMBIENTE, INFRASTRUTTURE SOCIALI E MEZZOGIORNO
Il Next generation EU ha un impianto preciso ed estremamente illuminato, poiché lega in modo indistricabile la crisi sociale a quella ecologica. In quest’ottica è però essenziale rintracciare una strategia chiara, che connetta l’infrastruttura sociale (Salute, Politiche sociali, Istruzione e formazione) con le tematiche green, individuando progetti equilibrati sotto questo duplice asse: quella che anche l’enciclica di Papa Francesco ha chiamato Ecologia integrale. (continua a leggere)
Direzione Nazionale del 20 dicembre 2020, le conclusioni di Arturo Scotto
20 dicembre 2020
Cari compagne e compagne, intanto voglio ringraziarvi per la bella discussione di questa giornata. Densa di passione, pienamente consapevole dell’equilibrio fragile che stiamo vivendo in queste ore. Non si tratta genericamente di senso di responsabilità, ma della maturità di un gruppo dirigente che ha a cuore il destino del paese. Prima di fare le mie brevi considerazioni conclusive voglio ricordare che siamo una comunità politica, un luogo di sentimenti prima ancora che un’esperienza di lotta comune. (continua a leggere)
Il tempo di un fatto nuovo è ora. Il documento della Direzione nazionale
23 maggio 2020
Sono stati i mesi più difficili. L’emergenza del Covid 19 ha cambiato abitudini e priorità, stravolto l’economia e il lavoro. Una condizione con cui dovremo vivere a lungo, insieme a nuove implicazioni geopolitiche e scenari da “guerra fredda”, che possono portare a una nuova stagione di riarmo e di compressione dei diritti civili.Ne usciranno un paese e un mondo cambiati: avremo vinto la sfida alla pandemia solo se la fine della crisi sanitaria non coinciderà con l’inizio di una stagione di aumento delle diseguaglianze, di impoverimento sociale, di fratture territoriali, di rafforzamento della penetrazione mafiosa nel tessuto economico e produttivo. (continua a leggere)
La forza del lavoro per rendere l’Italia più giusta e più moderna
3 giugno 2020
La definizione di un’agenda di riforme in materia economica, sociale e del mercato del lavoro è essenziale per scegliere una strategia che consenta al nostro Paese di affrontare le conseguenze della pandemia e di intraprendere la strada di un nuovo modello di crescita sostenibile sul piano sociale e ambientale. (continua a leggere)
Politiche sanitarie e diritto alla salute: le idee di Articolo Uno
4 agosto 2020
È tempo che la salute ritorni ad essere una priorità.
È tempo che la sanità pubblica ritorni ad essere considerata un investimento, per la salute e il benessere delle persone.
Articolo Uno lo sostiene da sempre e, a pochi mesi dal suo insediamento, grazie alla iniziativa del Ministro Speranza, il Governo ha dato un primo importante segnale di cambiamento con la legge di Bilancio: più risorse per il SSN, più risorse per gli investimenti in sanità, meno vincoli sul personale, abolizione del superticket, nuovo Patto per la salute.
Poi è arrivata la pandemia e tutto è cambiato. (continua a leggere)
Scuola e università nell’emergenza sanitaria
27 aprile 2020
Il decreto-legge n. 22 dell’8 aprile ha fornito indicazioni fondamentali per garantire la validità dell’anno scolastico in corso, ma alcuni aspetti emersi all’inizio di questa fase di emergenza devono essere migliorati nella fase emendativa del provvedimento. Infatti, un settore strategico per lo sviluppo del Paese, come quello dell’Istruzione, rischia di non ricevere la dovuta attenzione, presi come si è dalla battaglia contro la malattia, dal tragico conteggio dei morti, dal bisogno di soccorrere l’economia, che rischia gravissime conseguenze presenti e future. (continua a leggere)
Riconoscere il lavoro di cura. Una lezione da imparare dalla pandemia
7 agosto 2020
Prendersi cura è un’attività complessa, che richiede energia, tempo, risorse. Comprende la cura dei figli, l’accudimento degli anziani, tutto il lavoro domestico non retribuito ed invisibile, spesso appaltato alle donne straniere, un’attività di riproduzione sociale e di mantenimento dei legami sociali quasi totalmente sulle spalle delle donne. Si stima che le donne si occupino del 74% del lavoro di cura non retribuito e che la loro giornata di lavoro sia mediamente molto più lunga di quella maschile, mentre il contributo degli uomini è sostanzialmente rimasto invariato negli anni. Secondo i dati Istat più aggiornati, riferiti al periodo pre-pandemico, l’attuale ritmo di incremento del lavoro familiare quotidiano da parte degli uomini in coppia (un minuto e mezzo nell’ultimo decennio) e di riduzione da parte delle donne (circa due minuti) condurrebbe alla parità di genere nei tempi di lavoro familiare in sessantatré anni. (continua a leggere)
DiGiTALiA. Manifesto per l’Innovazione dell’Italia 2020
9 marzo 2020
Nel 2020 la quarta rivoluzione industriale è in pieno svolgimento, e l’essere umano ne è volente e nolente vorticosamente investito, con implicazioni, rischi ed opportunità che tra realtà virtuale e intelligenza artificiale, biotecnologie e tecnologie computazionali, robotica e blockchain, dati e algoritmi, impattano più direttamente che mai sugli orizzonti di sviluppo della persona umana in quanto individuo e sul piano sociale, come mai prima nella storia del pianeta. (continua a leggere)
MGS, Il Manifesto 2020. Il tempo di una nuova identità
15 dicembre 2020
L’anno della lotta alla pandemia sarà inevitabilmente uno spartiacque della storia. Ci sarà un mondo prima e un mondo dopo il 2020. L’emergenza sanitaria ha disvelato tutte le fragilità del tempo che viviamo. Ha messo a nudo limiti e mancanze dell’attuale impalcatura europea e prepotentemente ridato centralità ai beni pubblici fondamentali. Ha riportato all’ordine del giorno la discussione sul ruolo dello Stato e accelerato la fine dell’egemonia del pensiero neoliberista e la crisi di un modello di sviluppo già duramente messo in discussione dall’incapacità di dare risposte risolutive alle lunghe crisi che si sono susseguite nell’ultima decade. (continua a leggere)
Cultura, cuore e motore della ripresa. Documento programmatico
9 agosto 2020
L’emergenza legata alla diffusione del Covid 19 ha messo in ginocchio il mondo della cultura italiana. La chiusura di musei e teatri, la cancellazione di concerti ed eventi pubblici, l’improvviso arresto del circuito del turismo e le disposizioni sul distanziamento fisico hanno comportato per molti lavoratori e professionisti del settore culturale l’impossibilità di esercitare la loro attività. Musicisti, attori, scenografi, danzatori, guide turistiche, tecnici del suono, macchinisti e decine di altre categorie professionali hanno subito una drastica diminuzione, quando non un totale azzeramento, del proprio reddito. L’intero comparto, che si stima occupi più di un milione e mezzo di persone e produca circa 100 miliardi di euro di fatturato ogni anno, è stato il primo ad andare in crisi e sarà, presumibilmente, l’ultimo a vederne la fine. (continua a leggere)
Europa, è il momento di una svolta radicale che sia all’altezza della crisi
7 aprile 2020
Il progetto di integrazione europeo si trova a fronteggiare una sfida decisiva per la sua sopravvivenza e il suo sviluppo, che richiede il coraggio di decisioni lungimiranti. Di fronte a un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti e di portata globale, emerge con maggiore evidenza l’inadeguatezza dell’attuale assetto istituzionale dell’unione economica e monetaria europea. Questo problema si era già manifestato in occasione della crisi finanziaria globale del 2007-2008, trasformatasi ben presto in una crisi dei debiti pubblici di diversi Paesi dell’eurozona, tra cui l’Italia. Ciò è avvenuto per l’assenza – unico caso tra le grandi economie del pianeta – di un “prestatore di ultima istanza”, problema a cui poi soltanto nel 2015 ha rimediato, in forma parziale e diversa, il lancio del QE da parte della BCE guidata da Mario Draghi. (continua a leggere)