Gotor: il terrorismo in Italia, una pagina ancora non chiusa

Generoso Picone, Il Mattino

Le Br cinquant’anni dopo: il Pci comprese il fenomeno e si oppose, le Brigate rosse erano apertamente contro Berlinguer e i berlingueriani. Sono state un soggetto politico che ha scelto di praticare la lotta armata, facendo parte di una costellazione di centinaia di altre sigle rispetto alle quali riuscirono a conquistare una posizione egemone dal sequestro di Moro in poi. Hanno le loro radici nella storia politica e sociale italiana, originavano da una pluralità di culture e di esperienze. Sono dentro un’ondata rivoluzionaria che ha segnato – e questo è un paradosso – il tramonto del marxismo-leninismo come ideologia politica, un tramonto che ebbe l’energia di farsi scambiare per una nuova alba.

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: Sud, sgravi fiscali per dieci anni, servono più infrastrutture e servizi

Luca Cifoni, Il Messaggero

La decontribuzione per le regioni meridionali durerà un decennio, ma da sola non basta: serve un’azione complessiva di medio periodo che incida sul ritardo delle infrastrutture, dei servizi pubblici, di tutti i fattori che continuano ad alimentare il divario tra Nord e Sud. L’orizzonte è decennale, perché come dicevo serve un’azione di medio periodo collegata alle altre azioni inserite nel piano. L’incentivo potrà essere decrescente, a mano a mano che le distanze si accorciano, dall’iniziale 30 per cento degli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro. Stucchevole la polemica del Nord, con gli aiuti Covid hanno avuto di più perché lì ci sono più attività produttive e nessuno ha avuto niente da ridire.

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: su bonus comportamenti indegni, ma non era tempo di mettere filtri

Nicola Pini, Avvenire

Nella prima fase abbiamo dovuto agire in una condizione di urgenza. Poi nei provvedimenti successivi abbiamo introdotto criteri di accesso legati alle perdite di fatturato subite. Per persone come i parlamentari che hanno piena consapevolezza delle condizioni di grande difficoltà vissute dal Paese cercare di avere i 600 euro è un atto vergognoso e immorale. Diverso è il caso di un consigliere comunale di un piccolo paese. LeU è stata sempre a favore della selettività. Ma noto che c’è sempre molta resistenza a essere selettivi, tranne quando si tratta di povertà. Per il reddito di emergenza tutti vogliono i controlli. Forse per la mentalità che vede i poveri colpevoli della loro situazione.

LEGGI L'ARTICOLO

Fornaro: sul bonus Iva controlli scarsi, ma servivano soldi in fretta

Antonella Coppari, Quotidiano.net

A un parlamentare che non ha avuto intaccato il suo reddito nemmeno di un euro dall’epidemia non gli sarebbe dovuto passare per l’anticamera del cervello di prendere il bonus. È vergognoso. Mi auguro per loro e per l’Istituzione che abbiano ragioni da dimostrare per quanto accaduto. Sulla bilancia sono state messe da un lato la rapidità e dall’altro la correttezza e si è scelta la velocità che si è portata dietro certi rischi. In una fase successiva sono stati inseriti controlli. Nel momento più critico della pandemia, se avessimo messo in piedi un sistema sofisticato di controlli il governo sarebbe stato accusato di gettare tra i piedi i soliti ostacoli burocratici. È giusto verificare chi non ne aveva diritto: questi soggetti li devono restituire.

LEGGI L'ARTICOLO

Speranza: col lockdown abbiamo salvato l’Italia, un autunno di resistenza

Monica Guerzoni, Il Corriere della Sera

Tutte le scuole devono riaprire il 14 settembre. Non possiamo permetterci un altro lockdown, sarebbe un danno enorme: è da evitare più di ogni cosa. I sacrifici che chiedo ai ragazzi sul metro di distanza nei treni o sulla movida hanno la scuola come obiettivo di fondo. Non mi parlate di altro. In fondo ai giovani non chiediamo di non uscire di casa, chiediamo solo di indossare le mascherine, lavarsi le mani, stare a distanza ed evitare assembramenti. Una cosa compatibile con il godersi l’estate. Sono assolutamente sereno, su Alzano e Nembro la spiegazione è semplice e lineare. Penso che chiudere tutto sia stata una scelta giustissima, che ha salvato il Paese dall’onda più alta e risparmiato tante vite. La strategia del lockdown totale ci ha consentito di fermare il virus prima che invadesse il Sud. I dati di sieroprevalenza lo dimostrano.

LEGGI L'ARTICOLO

Speranza: ai giovani dico serve più attenzione, proteggete genitori e nonni

Maria Rosa Tomasello, La Stampa

I giovani sono un veicolo di contagio potenziale pericolosissimo, e non tanto per se stessi. Il vero rischio è che, tornati a casa dalla movida, possano contagiare i loro genitori o i loro nonni. L’età media dei positivi è scesa a 40 anni. Alle ragazze e ai ragazzi dico: state attenti, perché voi siete il veicolo principale del contagio in questo momento. È vero che l’Italia in questa fase sta meglio degli altri Paesi, ma è pura illusione pensare che, mentre nel resto d’Europa il contagio riparte e già si parla di seconda ondata, noi possiamo restare tranquilli e beati dentro i nostri confini. La curva si sta alzando, per questo io insisto sul rigore. Su tutti i fronti, e in particolare su quello dei trasporti, sui treni come per le crociere.

LEGGI L'ARTICOLO

Fornaro: lo stato deve correggere gli squilibri tra imprese e lavoratori

Adriana Pollice, Il manifesto

Nel decreto Agosto il governo si è mosso seguendo la strada della protezione dei soggetti più fragili, allargando gli ammortizzatori sociali anche agli autonomi e alle partite Iva. È arrivato il momento di una riforma degli ammortizzatori. Bisogna ricucire il gap tra i più tutelati e i meno tutelati, quasi sempre i più giovani, costretti a contratti a progetto o partita Iva, attraverso un welfare adeguato. La scorciatoia di tagliare i diritti non funziona neppure dal punto di vista economico. Il sistema che ha tenuto meglio, quello tedesco, funziona sull’equilibrio tra stato, imprese e lavoratori. Il sistema italiano di lasciare mano libera alle aziende ha tenuto la produttività bassa anche quando gli altri crescevano. Lo stato italiano deve tornare ad avere un ruolo innovatore, programmare la politica industriale. Minori disuguaglianze e più giustizia sociale sono concetti che la sinistra dovrebbe frequentare di più.

LEGGI L'ARTICOLO