Panzeri: ci indigna la sedia, non i nostri accordi con Erdogan

Pier Antonio Panzeri, Huffington Post

Nell’aver relegato Von der Leyen in un ruolo subalterno si è voluto semplicemente affermare che ciò che conta è il Consiglio, e cioè gli Stati, e non il governo dell’Ue. Evidente anche la sottovalutazione della Presidente della Commissione Europea, che ha permesso cosi di mettere in piazza le divisioni delle Istituzioni europee e ad Erdogan di amplificarle e rendere visibile al mondo tutta la fragilità della proiezione esterna dell’Unione.

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Speranza: over 60 vaccinati entro giugno, in estate saremo più sicuri

Tommaso Ciriaco, la Repubblica

È incomprensibile: Salvini sta al governo, ma si comporta come fosse all’opposizione. Non dobbiamo vendere illusioni, le decisioni sono state sempre prese all’unanimità. Per Pfizer e Moderna Aifa ci dà la possibilità di fare i richiami al 42esimo giorno: si recuperano due o tre settimane e può essere utile. Presto le dosi residue di AstraZeneca disponibili a sera senza prenotazione. A maggio potremo tornare alle zone gialle, anche se serve gradualità.

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Speranza: niente sconti a chi non rispetta i piani, un orizzonte per riaprire

Claudio Cerasa, Il Foglio

Da qui a fine giugno possiamo rendere immuni 27 milioni di persone. Entro la fine di giugno tutta la popolazione fragile e la popolazione composta dagli over 70 sarà vaccinata e una volta raggiunto quell’obiettivo sono ottimista sul fatto che si possano superare molti dei vincoli attuali. Una volta vaccinata la popolazione più fragile credo che abbia senso riflettere se non sia opportuno liberalizzare tutte le vaccinazioni nel senso di dare la possibilità di vaccinarsi a tutti quelli che lo desiderano senza stabilire più fasce di età. Ma per arrivare a quel traguardo occorre essere più che mai vigili e intervenire con prontezza laddove si andranno a verificare asimmetrie inaccettabili per uno stato che vuole proteggere i suoi cittadini.

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Visco: perché i veri liberali dovrebbero ribellarsi all’abuso dei brevetti

Vincenzo Visco, Il Sole 24 Ore

Tutto è diventato brevettabile: non solo invenzioni e prodotti letterari e artistici, ma anche marchi commerciali, nome del prodotto, design, immagine, immagini, località di produzione di un bene, software eccetera. Dovremmo riflettere seriamente sulle caratteristiche di questo infernale meccanismo che abbiamo creato. Gli storici economici sono concordi nel ritenere che la rivoluzione industriale fu possibile per la rapida diffusione, senza ostacoli, delle invenzioni e delle innovazioni che venivano create. Il sistema attuale, invece, produce monopoli, rendite, diseguaglianza, stagnazione.

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Bersani incontra Draghi, governo in difficoltà, percorso da aggiustare

Monica Guerzoni, Il Corriere della Sera

A nessuno può essere consentito fare due parti in commedia, dicendo sì ai tavoli di maggioranza e no all’opinione pubblica. Non si possono scaricare le tensioni su chi ha il compito di tutelare la salute, è vergognoso e pericoloso. I fatti non si spiegano da soli, il governo comunichi il senso delle sue scelte. I sostegni vanno concentrati e rafforzati con uno scostamento di bilancio ulteriore e significativo e con interventi che non si riferiscano ai fatturati, ma agli utili. Il blocco dei licenziamenti deve proseguire.

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Scotto: basta col tiro al piccione, Draghi deve difendere Speranza

Antonello Sette, Globalist.it

Draghi sta riconfermando la linea del governo Conte, a dispetto di quanti immaginavano e magari auspicavano chissà quale rivoluzione. Ha mantenuto la salute pubblica al primo posto a scapito delle pressanti e pur legittime ragioni dell’economia, ma le scelte fatte vanno poi difese. E va difeso il Ministro che le rappresenta. C’è un clima pesante contro tutti quelli che hanno adottato misure di rigore nei confronti di una pandemia che purtroppo ci mette ancora di fronte a dati estremamente preoccupanti. La cosa che più mi fa arrabbiare è l’inconsapevolezza delle classi dirigenti, non solo di quelle che fanno riferimento alla destra. Parlo del sistema informativo, degli industriali e delle associazioni sociali. Parlo della sottovalutazione diffusa di quello che la pandemia ha mostrato e dimostrato.

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Speranza: nessuno soffi sull’inquietudine. Una data per riaprire ora non c’è

Monica Guerzoni, Il Corriere della Sera

Se sono ideologico io, lo sono anche Merkel, Macron e tutti i ministri della Salute del mondo costretti a firmare restrizioni. Sono consapevole che ogni mia scelta provoca un sacrificio e che ci sono settori in grande difficoltà, per cui ritengo che sostegni economici mirati siano fondamentali. Dobbiamo dire la verità, non possiamo suscitare illusioni che finiscono per rivelarsi un boomerang. Io però sono ottimista, grazie ai sacrifici di queste settimane e all’accelerazione della campagna di vaccinazione, già nella seconda parte della primavera vedremo risultati incoraggianti e staremo meglio.

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Oggionni: un partito democratico, dell’eguaglianza e dell’ecosocialismo

Simone Oggionni, Il manifesto

La riflessione che Aldo Garzia propone sulla «forma partito» è importante, soprattutto per le conclusioni cui allude. La prospettiva storica del Pd si è esaurita, perché ha scelto di collocarsi per intero sul binario morto di una costruzione asettica e indistinta, afona rispetto ai conflitti sociali e al turbinio di contraddizioni che il nuovo capitalismo ha generato. Ma la semplice evocazione della necessità organizzativa del Partito della sinistra, fuori e contro il Pd, non funziona, è respingente, è condannata a essere velleitaria, nella misura in cui non fa i conti con la dimensione della partecipazione di larghi e ampi settori popolari alla vita politica del Paese.

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Speranza: meno limitazioni d’estate e viaggi con il pass vaccinale

Alberto Gentili, Il Messaggero

Non mi interessano le schermaglie politiche. Sulla salute delle persone non si fanno pasticci o mediazioni al ribasso. Si vedono i primissimi segnali di contenimento del contagio che sono effetto delle misure attuate che stanno funzionando. Ma la situazione è ancora molto seria. Abbiamo solo un piccolo tesoretto e decidiamo di spenderlo sulla scuola per il ruolo strategico che svolge nella nostra società. In questi giorni di fine marzo sono in distribuzione altre 4 milioni di dosi di vaccino. Poi ci aspettiamo 50 milioni di dosi nel secondo trimestre e oltre 80 nel terzo. Sono numeri molto larghi che possono consentirci una grande accelerazione.

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