D’Alema: il Cile di Allende ci sembrava un modello

Fabio Martini, La Stampa

La vicenda del Cile ha avuto un’influenza sulla storia italiana: il compromesso storico e la solidarietà nazionale nascono in gran parte a partire da una riflessione sul tragico epilogo dell’esperienza di Unidad popular. Il Pci prese atto che in un mondo diviso dalla guerra fredda doveva allearsi con forze come la Dc. Probabilmente senza l’appoggio americano il golpe non si sarebbe consumato. Santiago fu speculare a Praga. Il dramma di Moro e Berlinguer a un certo punto fu condividere una strategia invisa a entrambe le superpotenze.

LEGGI L'ARTICOLO

Bersani: Meloni fa il pesce in barile, meno male che c’è Mattarella

Filippo Fiorini, La Stampa

I diritti non sono il politicamente corretto ma un terreno di battaglia, combattiamo. Il Partito democratico costruisca un campo con le opposizioni o ci teniamo Meloni. Piangono miseria ma è la prima volta nella storia che un governo si trova con 200 miliardi da spendere in 5 anni. La destra su prezzi e clima non sa che pesci prendere, mettono sotto i riflettori un problema vero per togliere quelli verissimi, ma non pensiamo che possano andarsene a seguito di loro fallimenti. Serve un’alternativa.

LEGGI L'ARTICOLO

Bersani: Renzi voleva lasciare il Pd già nel 2013, ora muoviamoci

Francesco Cancellato, Fanpage

Il successo di Vannacci è molto istruttivo, soprattutto per noi. Perché la sinistra non può avere un linguaggio a uso e consumo esclusivo dei dotti. Io nel 2013 avrei potuto fare un governo, allora. Berlusconi ci sarebbe stato. Ero io che non ci stavo. Io ci stavo solo per un governo del cambiamento. Quando lo dissi, anche nel Pd, mi guardavano con compatimento. Ecco: in quel compatimento c’è l’errore storico del Pd. Il compito storico del Pd non è tenere in piedi il sistema, ma organizzare il campo dell’alternativa.

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto: pochi soldi, zero idee, la destra si incaglierà

Umberto De Giovannangeli, L’Unità

Hanno provato a mettere la museruola alla nostra iniziativa sul salario minimo ma è la sola proposta in campo e centinaia di migliaia di cittadini la stanno sostenendo. Sul Jobs act serve un’operazione verità: eliminando l’articolo 18 il lavoro ha perso peso politico, si sono sbilanciati i rapporti di forza e non c’è stato nessun effetto sulla crescita competitiva delle nostre imprese. La strage di Brandizzo è figlia della svalorizzazione del lavoro, tre morti al giorno sono i numeri di un paese in guerra.

LEGGI L'ARTICOLO

Speranza: si ascolti il ministro, più soldi alla sanità

Pietro Salvatori, Huffington Post

Schillaci chiede quattro miliardi e ha ragione, se i fondi vanno altrove si scoppia. Bisogna investire nella salute almeno il 7 per cento del Pil. Le opposizioni si uniscano come per il salario minimo e portino a casa il risultato. Serve un piano pluriennale di forte finanziamento della nostra sanità. Con le sue parole, mi sembra che Schillaci esprima una valutazione analoga. La sua è una preoccupazione sul futuro che condivido. Per questo esprimo l’auspicio che la sua richiesta venga accolta dal Consiglio dei ministri. Tutte le forze politiche dovrebbero lavorare per rafforzare la sanità.

LEGGI L'ARTICOLO

Bersani: destra sdogana il peggio, su Romagna scelte vergognose

Filippo Fiorini, La Stampa

Il salario minimo si imporrà da solo, guardate la Germania. Togliendo il reddito, Meloni spinge i giovani nelle mani della camorra. Se Bonaccini fosse stato di destra, a quest’ora il commissario sarebbe lui. Andiamo via dal jobs act senza guardare lo specchietto retrovisore. Questa destra sta portando su la robaccia che c’è nel fondo del Paese, l’istinto corporativo, il tramonto del criterio di solidarietà, l’individualismo contro i beni collettivi, il venir via dei diritti civili. Del valore della minoranza. E per batterla bisogna partire dalle cose che uniscono e rendere compatibili le cose che dividono.

LEGGI L'ARTICOLO

D’Attorre: il problema del Pd non sono gli ex Dc ma i post comunisti

Umberto De Giovannangeli, L’Unità

Non penso che la tara genetica del Pd sia stato l’incontro con i cattolici e con il centro popolare. Il nuovismo anti-storicista, la subalternità all’anti-politica e l’assenza di un pensiero economico alternativo al fondamentalismo neo-liberale, che hanno segnato il superamento del Pci, hanno poi inciso pesantemente anche nel modo in cui è stato pesato e costruito il Pd. Entro un anno si aprirà una contraddizione fra la maggioranza e parte significativa del suo elettorato: dobbiamo farci trovare pronti con un progetto di governo alternativo e solido. Lavoriamo sul salario minimo e pensiamo al rilancio del welfare pubblico universalistico.

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto: salario minimo un successo figlio della ritrovata unità

Rocco Vazzana, Il Dubbio

Questo tema non è una bandierina piazzata da qualcuno ma attraversa la carne viva del paese, riguarda la condizione di milioni di persone. Per tornare a essere alternativa di governo, dobbiamo riprendere in mano la bandiera delle questioni sociali e sottrarla a una destra che se ne è impossessata in maniera propagandistica. Il governo non ha idee.

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: il governo non perda tempo e dimostri di fare sul serio

Simone Arminio, Il Quotidiano nazionale

Agire sui salari poveri è il nodo cruciale. Meloni al tavolo senza un’idea, le sue critiche dimostrano che non ha letto la nostra proposta. In Italia c’è un problema di redditi attorno al quale si intrecciano due argomenti. Il primo è una paga ordinaria spesso troppo bassa. L’altro è legato alla precarizzazione del lavoro.

LEGGI L'ARTICOLO