Vincenzo Visco, Domani
Rispetto all’idea di un congresso costituente, di una effettiva apertura verso tutte le forze progressiste e di sinistra presenti nel paese, di una analisi approfondita delle ragioni della sconfitta elettorale, abbiamo assistito e assistiamo a una progressiva e accelerata chiusura della gran parte del gruppo dirigente su sé stesso, con l’obiettivo sempre più evidente di esorcizzare ogni cambiamento reale che possa mettere in discussione gli equilibri e i rapporti di forza attuali. Le cose non vanno affatto bene. E se in poche settimane non si determina una svolta significativa, l’intera operazione risulterà inutile.
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