Visco: Savona al Tesoro è un problema. Ha idee suicide antitedesche

Mario Sensini, Il Corriere della Sera

La persona ha tutte le caratteristiche e la credibilità per fare il ministro del Tesoro. Ma ha due problemi non da poco. Applicare un programma di governo che lui sa bene essere inattuabile nelle condizioni attuali, confrontarsi con l’Europa avendo Lega e M5S che prospettano una soluzione pericolosissima, l’uscita dall’euro. Qui nessuno ha fatto il suo dovere. Non lo abbiamo fatto noi, che ci eravamo impegnati a ridurre il debito e non l’abbiamo fatto. Né la Germania, attuando una politica nazionalistica, mercantilista, usando l’euro come un marco “svalutato” per esportare. È un errore economico tagliare le tasse solo ai ricchi. Non c’è un grande beneficio per l’economia perché le tasse tagliate ai ricchi non finiscono in consumi, ma in gran parte sui risparmi. È una posizione da destra radicale. Neanche Trump l’ha fatto.

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D’Alema: l’Europa si opponga agli Usa o dimostrerà di non esistere

Stefano Citati, Il Fatto quotidiano

A Gaza non c’è stato nessuno scontro. È stato un barbaro eccidio di ragazzi disarmati. Mi domando se non bisogna smettere di ripetere ipocritamente la formula ‘Due popoli, due Stati’. Lo stato Palestinese non c’è più, è stato occupato, colonizzato. I territori palestinesi sono ormai come riserve indiane. Il vero problema che si pone è quello dei diritti umani e civili della popolazione. L’Unione europea è minacciata direttamente nei suoi interessi. In questo momento non bastano rituali appelli alla moderazione delle parti come detto dalla Mogherini. Se l’Europa non è in grado di reagire, vuol dire che non esiste più.

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Fornaro: ecco perché le elezioni subito non avrebbero cambiato niente

Federico Fornaro, Il Fatto quotidiano

È il centrodestra quello che avrebbe potuto avvantaggiarsi maggiormente da elezioni anticipate. Ma anche raggiungendo la “magica quota” del 40%, il centrodestra si sarebbe fermato sotto i 300 seggi (295 per la precisione) sempre nettamente al di sotto della maggioranza assoluta dei 316 seggi. Resta, perciò, un dato di fondo: il rischio di un nuovo Parlamento “fotocopia” o quasi di quello del 4 marzo, senza un vincitore dotato di una maggioranza e la ripetizione del balletto dei veti incrociati che potrebbe aprire scenari di nuova instabilità.

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Fornaro: uniti come promesso, facciamo il partito di Liberi e Uguali

Daniela Preziosi, Il manifesto

Andiamo tutti all’assemblea nazionale con predisposizione all’ascolto e spirito unitario. La nostra gente non capirebbe il fallimento del progetto di Liberi e Uguali. Disperdere un patrimonio di passione e militanza, e più di un milione di voti, non converrebbe a nessuno. Nessuna nostalgia del Pd, ma sarebbe un errore regalare sei milioni di elettori al renzismo. Proviamo a continuare a parlare a quel popolo nella prospettiva della ricostruzione di una sinistra che interpreti la domanda di cambiamento uscita dalle urne.

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“Non si può più aspettare”. #Restart, il testo della relazione di Speranza

La mia proposta è che al più presto si convochi l’assemblea nazionale di Liberi e Uguali, e che da quel giorno si faccia partire un percorso costituente con un obiettivo preciso: trasformare quella che è stata una lista elettorale in un partito politico come previsto dall’articolo 49 della Costituzione. Serve un percorso democratico, realmente aperto e inclusivo, che consenta una discussione vera sui nodi di fondo, ma che poi porti alla nascita di una nuova LeU con una proposta e una linea politica coraggiosa e un gruppo dirigente rinnovato che sappia interpretarla.

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