Speranza: la pandemia non ha insegnato nulla, i tagli poi si pagano

Michele Bocci, la Repubblica

Mi ricordo bene le parole di Papa Francesco, durante la preghiera solitaria a San Pietro all’inizio della pandemia: “Peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla”. Ecco, qui si rischia di tornare a un investimento sulla sanità pure inferiore agli anni che hanno preceduto il Covid e si mina così l’universalità del servizio nazionale. Stiamo sprecando la lezione della pandemia, siamo uno dei Paesi che investe di meno in sanità. Ho sempre avuto la coscienza a posto per aver servito il Paese con disciplina e onore, come dice la Costituzione. E ho sempre avuto fiducia nella giustizia.

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Speranza: costruiamo l’alternativa al governo sulle cose concrete

Michele De Feudis, La Gazzetta del Mezzogiorno

Elly ha appena iniziato il suo lavoro. Merita fiducia e sostegno. La sua vittoria alle primarie avviene perché c’è nel nostro elettorato una spinta fortissima al cambiamento. Lei lo rappresenta meglio di chiunque altro. Il Pd deve stare ogni giorno sulle questioni concrete che riguardano la vita delle persone: sanità, lavoro, scuola, ambiente. Dobbiamo costruire l’alternativa alla destra, l’autonomia differenziata sarebbe una sciagura per l’Italia.

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Bersani: il Pd non può fare l’alternativa da solo, ora tocca a Conte

Annalisa Cuzzocrea, La Stampa

L’ultima settimana ha messo in moto delle cose che possono chiarire il percorso. Schlein ha dimostrato di essere generosa. Adesso tocca a Conte. E bisogna che tutti si rendano conto di una cosa: man mano che si disvela nel Paese cos’è la destra destra, sarà più avanti nella nobile gara di costruzione dell’alternativa non chi è più settario, ma chi sarà più generoso. Il tema è: vogliamo farla, l’alternativa alla destra, sì o no? Se sì, c’è un solo metodo: parti da quel che ti unisce e rendi compatibile quel che ti differenzia o ti divide.

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Scotto: certi riformisti non conoscono la parola riforma

Umberto De Giovannangeli, L’Unità

Chi distribuisce patenti di riformismo negandole alla Schlein soltanto perché parla con Conte oppure perché interloquisce con la piattaforma del sindacato mi stupisce. Riformare per me è allargare i diritti. Il riformismo degli ultimi anni i diritti spesso li ha tolti spacciandolo per adesione alla modernità. Se oggi abbiamo una difficoltà con un pezzo rilevante di popolo italiano non è per incapacità di comunicazione o perché non siamo bravi sui social o troppo poco “fighi” in televisione. Quella difficoltà è figlia di errori come l’abolizione dell’articolo 18.

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Bugani: Grillo scherza, ora vorrei Conte in piazza col Pd

Paolo Rosato, Quotidiano Nazionale

I 5 Stelle guardino ai tanti punti che ci uniscono e non ripetano lo stesso errore fatto con Bersani dieci anni fa. Elly era in quella piazza per tendere una mano, per aprire con generosità a un dialogo che spesso è inspiegabilmente boicottato da più parti. Conte dovrebbe stringerle la mano con forza e senza fraintendimenti. Prepararsi ad andare in una piazza organizzata dal Pd su altre tematiche comuni (e sono tante) con la stessa umanità, umiltà e generosità con cui si è mossa lei.

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Scotto: quello di Grillo un pretesto, vogliono solo logorare Elly

Giacomo Salvini, Il Fatto quotidiano

C’è un lavorio di logoramento nei confronti di Schlein che sta sconcertando il nostro elettorato. È un vecchio vizio: costruire una dialettica politica basata sui pregiudizi. La segretaria ha fatto benissimo ad andare perché là dove c’è una piazza che manifesta contro la precarietà, il Pd deve esserci. Poi la leader del principale partito dell’opposizione fa il suo mestiere: prova ad unire l’alternativa al governo Meloni. Così ha fatto un gesto di vicinanza e amicizia a un alleato come il M5S, a meno che non pensiamo di tenerci Meloni per altri vent’anni. Il nostro interlocutore è Conte, non Grillo o Moni Ovadia.

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Speranza: sono in ritardo, governo usi il Pnrr per assumere medici

Paolo Russo, La Stampa

Pare che queste risorse da spendere siano un problema da risolvere a cui si guarda con un certo fastidio e non come una chance per l’Italia. Il cuore della missione 6 è l’idea di prossimità. Una sanità più vicina alle persone, a partire dalla casa come primo luogo di cura e dalle nuove strutture di prossimità. In passato la destra mi è sempre sembrata piuttosto scettica rispetto a questa idea di fondo. Temo questo oggi stia emergendo. Dai banchi dell’opposizione sarò al fianco di chiunque si batta per chiedere più risorse per il nostro Ssn.

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D’Attorre: Meloni subalterna a Washington, qual è il fine?

Umberto De Giovannangeli, L’Unità

Sostenere un paese aggredito è sacrosanto, ma il governo non può pensare di fornire armi acriticamente e senza discutere con gli alleati. È arrivato il momento di dire che l’invio delle armi deve legarsi a un’interlocuzione con i nostri alleati americani e con il governo ucraino per discutere di quale sia la finalità delle armi e della prosecuzione della guerra. Che vuol dire vincere la guerra e sconfiggere la Russia? Immaginiamo davvero che la guerra possa concludersi con la deposizione e l’arresto di Putin? Berlusconi ha trasformato la nostra società: questo deve riconoscerlo anche chi, come me, ne ha un giudizio molto critico.

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D’Alema: Berlusconi un combattente. Sui giudici ha avuto qualche ragione

Tommaso Labate, Il Corriere della Sera

Ho provato dispiacere. Berlusconi era un combattente. Un avversario, certo, ma un uomo capace anche di suscitare ammirazione e persino simpatia dal punto di vista umano. Credo che abbia sollevato un problema reale declinandolo nel modo sbagliato. E cioè interpretandolo come se ci fosse il complotto dei magistrati di sinistra contro di lui. In realtà quello che si era determinato nel nostro Paese era stato uno squilibrio nei rapporti tra poteri dello Stato. E alla fine quel suo scontro con i giudici ha creato un clima nel quale non è stato possibile fare nessuna riforma.

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