Bersani: fuor di metafora. Rischio la macchietta? Mi esprimerò in latino

Carmine Saviano, Il Venerdì di Repubblica

Non c’è bisogno di essere marxisti per sapere quello che il vecchio Marx ha scoperto. Durante una rivoluzione tecnologica tutto si capovolge. Se oggi i padroni sono schiavi dell’algoritmo, figuriamoci come stanno messi gli operai. Il 73 per cento dei nuovi contratti è precario. Stiamo destrutturando il lavoro, la nostra sola materia prima. Il Pci, e anche la Dc, erano allineati su una cosa: la politica era una cura contro il narcisismo. Bisogna mettersi alla stessa altezza di chi incontri.

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Speranza: sanità, disuguaglianze odiose. Ecco la svolta per il Sud

Marco Esposito, Il Mattino

Il diritto alla cura e all’assistenza non può dipendere dal luogo dove si nasce o dal reddito familiare. La straordinaria opportunità di riformare e rilanciare il nostro Ssn si gioca su tre parole chiave: prossimità, innovazione, uguaglianza. Prossimità, per riportare la salute vicino a tutti, sul territorio. Innovazione, per semplificare l’accesso alle cure e la comunicazione tra il Ssn e le persone. Uguaglianza, perché la salute non debba più dipendere più dal territorio in cui si nasce o dal reddito.

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Guerra: sull’automotive serve parlare di riconversione

Carmelo Caruso, Il Foglio

I provvedimenti contro i rincari per le famiglie e per le imprese. Si trivella? No, si potenzieranno le concessioni esistenti. La sfida più importante è però su come si gestisce la transizione energetica. Non solo bollette: domani in Cdm misure su superbonus e automotive. La transizione va governata per non uccidere una parte importante dell’economia ma questo argomento non può diventare l’alibi per arrestare il processo. La domanda giusta quindi è: come si governa la transizione? Ci serve il passaggio all’elettrico ma reindirizzando le competenze.

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D’Attorre: la sinistra può arrivare al 30%. Come se ci fosse il proporzionale

Alfredo D’Attorre, l’Huffington post

Di qui alle prossime elezioni politiche, il Pd – assieme alle forze che come Articolo Uno hanno deciso di partecipare alla costruzione del programma tramite le Agorà – dovrebbe fare come se il proporzionale ci fosse già. Questo significa impegnare i prossimi mesi non a seguire i contorcimenti dell’area centrista o a sperare che il M5S regga in qualche modo fino alle elezioni, ma a costruire un progetto per l’Italia, all’altezza degli sconvolgenti cambiamenti degli ultimi anni e delle sfide gigantesche che il Paese sarà chiamato ad affrontare nei prossimi.

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Guerra: ora contratti di qualità, basta incentivi a chi assume part-time

Paolo Baroni, La Stampa

Impostare il nostro sviluppo sul lavoro povero, su riduzione e compressione del costo del lavoro, non è la via da seguire: non fa bene ai lavoratori e nemmeno alle imprese. L’aumento dei prezzi in atto, che riduce il potere d’acquisto, può generare un conflitto: servono una legge sulla rappresentanza e il salario minimo. Il governo deve accompagnare questi processi rafforzando le politiche industriali.

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Stumpo: il Jobs act ha portato precarietà e crisi a sinistra

Francesco De Palo, L’Argomento quotidiano

Ripensare un modello di società in cui i diritti tornino ad essere esigibili per 12 mesi l’anno e per tutta la vita lavorativa abbandonando ricette sbagliate. Per una volta da una crisi si dovrebbe uscire con più diritti e non con più rinunce. Investiamo su un campo largo in una prospettiva diretta verso la positiva evoluzione dei Cinque Stelle che fin qui c’è stata. Il governo giallorosso prima, in seguito le alleanze alle amministrative e il filo comune che si sta tenendo sia nell’attuale maggioranza che nel passaggio per il Qurinale, lo dimostrano.

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Guerra: correggiamo le regole sui crediti d’imposta per evitare il blocco

Marco Mobili e Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore

Dobbiamo intervenire per evitare il blocco di attività che erano partite sulla base di un legittimo affidamento sulle norme in vigore. Per esempio ci sono grosse banche che hanno acquisito crediti con rami o società specializzate per poi raccoglierle con operazioni infragruppo che dobbiamo riattivare. Anche la facilità con cui in passato sono stati raccolti questi crediti è un elemento da rivedere.

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Guerra: vincoli per i fondi del Pnrr per aumentare l’occupazione femminile

Monica D’Ascenzo, Alley Oop – Il Sole 24 ore

Se andiamo a vedere i dati sull’occupazione femminile siamo di fronte a uno spreco, un dramma molto forte. La distanza fra uomini e donne è di 18 punti. Il grosso del problema è la maternità e la ripartizione del lavoro domestico. Le donne che lavorano part time sono nel 61,2% dei casi confinate in part time involontari. le donne giovani sono occupate solo una su tre e se hai un figlio piccolo il tuo tasso di occupazione è il 57,5% rispetto alle donne della stessa età senza figli.

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Bersani: se il Pd torna di sinistra rientro anche domani mattina

Niccolò Carratelli, La Stampa

Tutto quello che stiamo vedendo, anche negli ultimi giorni, conferma che in Italia c’è uno spazio oggettivo per una grande forza laburista. Serve un’iniziativa fondata su lavoro, precarietà, emergenza sociale per richiamare gente che ha perso il nostro segnale radar e che può essere recuperata solo assumendo un’identità. Il nostro maggioritario è fatto apposta per moltiplicare il trasformismo: ci si mette insieme per vincere, non per governare.

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