Speranza: nessun garantismo su Panzeri, siamo noi a chiedere chiarezza

Annalisa Cuzzocrea, La Stampa

Siamo profondamente scossi e increduli davanti alle ricostruzioni di queste ore. Sono enormità che non potevo nemmeno immaginare. Il modo in cui intendiamo la politica, la militanza e il rapporto con le istituzioni è totalmente incompatibile con quel che stiamo leggendo. I fatti che vengono ricostruiti, con tanto di flagranza di reato con cui bisogna fare i conti al di là di qualsiasi garantismo, sono quanto di più lontano ci possa essere da Articolo Uno.

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto, lettera a Gad Lerner: più rispetto per Articolo Uno

Arturo Scotto, Il Fatto quotidiano

Su Panzeri nessun silenzio imbarazzato, ma semplicemente stupore e rabbia, sconcerto e incazzatura per una vicenda giudiziaria che rappresenta il tradimento della nostra vicenda politica collettiva. I primi a sentirsi parte lesa sull’affaire Qatar siamo proprio noi e lo ribadiremo in qualsiasi sede. Non dobbiamo curare alcuna malattia senile perché non ne siamo mai stati affetti. Se proprio vale il termine “ditta”, mi limito a dire che il suo capitale sociale è rappresentato da un patrimonio di valori e di persone che rivendica coerenza e pretende rispetto.

LEGGI L'ARTICOLO

Visco: serve mobilitazione popolare contro la flat tax e per un fisco giusto

Vincenzo Visco, Domani

Si sta lentamente facendo strada la consapevolezza della enorme gravità della tassazione forfettaria prevista per i lavoratori autonomi e le imprese individuali con fatturati inferiori a 85mila euro, invece dei 65mila già ora in vigore. È necessario a mio avviso sollecitare e mobilizzare l’opinione pubblica a tutti i livelli sulla enorme rilevanza dell’argomento, e su due proposte per iniziare. Si tratta di creare un movimento di massa sul “fisco giusto”, e portarlo avanti senza esitazioni e senza limiti. Il successo sarebbe garantito.

LEGGI L'ARTICOLO

Guerra: una manovra piena di false narrazioni e vere ingiustizie

Massimo Franchi, Il manifesto

Favoriscono il nero. Tagliano pensioni, Rdc e sanità e usano quelle risorse per favorire professionisti e ricchi. Quando nel 2016 il governo Renzi triplicò il tetto al contante da mille a tremila euro non c’è stato alcun aumento di vendite, anche di prodotti di alto costo. Mentre invece ci sono studi della Bankitalia e dell’Upb che dimostrano che è aumentata l’evasione e l’economia sommersa. Per non parlare del condono, sostenendo che «la gente non può pagare» ma non condizionandolo ad alcuna verifica dell’effettiva difficoltà economica.

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto: socialismo è attuale come ecologia, sono antidoto al neoliberismo

Antonello Sette, Globalist.it

Stiamo ancora elaborando il lutto di cosa non è andato per il verso giusto nella stagione della “terza via”. Quando dovremmo invece rilanciare con forza l’idea di una nuova centralità del lavoro come soggetto capace di riequilibrare il rapporto tra chi sta sopra e chi sta sotto. Non esiste socialdemocrazia in Europa – anche la più moderata – che non metta in discussione gli effetti del modello di sviluppo neoliberista. Per questo la parola socialismo è attualissima e va completata con la parola ecologia. Ecologia e socialismo sono sinonimi perché il neoliberismo colpisce i ceti più deboli che sono anche quelli più esposti ai cambiamenti climatici e alla possibilità di accedere ai beni comuni fondamentali.

LEGGI L'ARTICOLO

Errani: sostengo l’idea di Lepore e sarò alla costituente dem

Eleonora Capelli, la Repubblica

Bisogna entrare nel merito e rispondere alla domanda: dove vogliamo andare e dove vogliamo portare l’Italia? L’idea ottimistica della globalizzazione si è rivelata fallace e anche l’ordine mondiale è in crisi. Il primo punto per la sinistra è avere una visione del mondo multipolare, lavorare per un’Europa autonoma e costruire un’iniziativa per la pace. Il Pd è essenziale per il campo progressista, che abbia aperto la discussione è positivo e per me è giusto starci dentro.

LEGGI L'ARTICOLO

Speranza: costituente occasione storica, non ci salverà un giro di gazebo

Umberto De Giovannangeli, Il Riformista

Non basta un uomo o una donna della provvidenza, la sfida per la sinistra è più profonda. Per me la costituente è un’occasione per dire con chiarezza chi siamo e chi rappresentiamo. In un mondo in cui i conflitti non sono magicamente scomparsi come qualcuno pensava, una forza politica ha il dovere di dire da che parte sta. Quando penso all’identità della sinistra oggi credo che il primo discrimine sia la difesa di beni e servizi pubblici fondamentali. Socialismo è una parola del futuro, rilanciamola. La trovata peggiore del governo? L’autonomia differenziata.

LEGGI L'ARTICOLO

Rutigliano: costituente del Pd, ecco tre punti da cui ripartire

Carlo Rutigliano, l’Huffington Post

Il primo passo per la rinascita è imparare dalla sconfitta. Per la sinistra l’ultima disfatta elettorale rappresenta una lezione preziosa. Dobbiamo imparare anche dai nostri avversari, e contro il pensiero di molti, che le ideologie esistono ancora, fanno ancora presa e sono ancora determinanti. Che il partito non è il “male”. Che la vera modernità sta nei nostri valori fondanti. Qui c’è una rotta sulla quale possiamo orientarci.

LEGGI L'ARTICOLO