Guerra: flat tax e riforma fiscale mettono a rischio il welfare degli italiani

Maria Cecilia Guerra, Domani

Il diavolo sta nei dettagli, e anche la fregatura. Perseguire un modello di flat tax, e in generale una politica di forte riduzione delle tasse, piuttosto che una politica di equità, che ne riequilibri il peso fra chi le paga e chi invece non le paga, o per legge o perché evade ed elude il fisco, ha una conseguenza che deve essere esplicitata. Significa rinunciare a finanziare un welfare universale, così che si possano curare e istruire solo quelli che se lo possono permettere. Basta guardare quei paesi che, in Europa, hanno una flat tax.

LEGGI L'ARTICOLO

Visco: sul fisco una non-riforma, vedo solo iniquità e regali agli evasori

Alessandro Barbera, La Stampa

Il sistema sanitario sta per implodere, abbiamo esigenze di spesa pubblica rilevante, e qui invece c’è un taglio di tasse per tutti. Questa riforma è del tutto iniqua, e si tratta di un dato incontrovertibile, perché non modifica un sistema già terribilmente iniquo, anzi: quelle iniquità le accentua. Il fisco attuale è evasione di massa, trattamento diverso dei contribuenti a parità di reddito o nella migliore delle ipotesi tassazione casuale di alcune tipologie di reddito. E vedo difficile che questa riforma, se mai arriverà in porto, si permetterà di toccare gli interessi dei gruppi di interesse che hanno votato il centrodestra alle elezioni.

LEGGI L'ARTICOLO

Lopalco: l’inchiesta sul Covid è pericolosa, il governo fu sempre cauto

Francesco Strippoli, Il Corriere del Mezzogiorno

Non è una bella sensazione essere sotto accusa per aver servito il Paese. Mettendo i tecnici sotto indagine si rischia di innescare una specie di sanità pubblica difensiva. L’unico Paese in Europa che aveva un piano pandemico adeguato era il Regno Unito. A ottobre 2016 condusse un’esercitazione nazionale, come fosse arrivata una pandemia influenzale, e mise in azione il piano pandemico. Alla fine dell’esercitazione furono emesse 22 raccomandazioni. Ebbene, nessuna di queste ha modificato di una virgola quella che poi sarebbe stata la risposta britannica alla pandemia. Lo posso dire con certezza: quelli che hanno partecipato allo sforzo per arginare l’ondata pandemica, hanno lavorato pancia a terra.

LEGGI L'ARTICOLO

Speranza: ho la coscienza pulita, da ministro ho dato tutto

Niccolò Carratelli, La Stampa

Ho sempre pensato che chiunque abbia avuto responsabilità nella gestione della pandemia debba essere pronto a renderne conto. Io ho fatto davvero il massimo, senza pause, giorno e notte: ho sempre agito nell’interesse del Paese. Ho seguito le indicazioni degli esperti e rispettato di volta in volta le valutazioni scientifiche. La cosa curiosa è che sono già indagato in altre inchieste, ma per il motivo opposto, per aver chiuso troppo. Il piano pandemico non è stato aggiornato per 180 mesi, in cui si sono alternati sette governi. Quello che non è stato fatto in anni, è stato fatto in pochi mesi nel corso del mio mandato.

LEGGI L'ARTICOLO

Bersani: se Schlein allarga il Pd non ci sarà scissione. Nessuno balli da solo

Monica Guerzoni, Il Corriere della Sera

C’è una novità che contiene un elemento di avventura. Ma la stasi è decadenza, quindi c’è uno sguardo positivo su questa ripartenza. Che sia una donna aiuta molto. Elly ha di fronte tre esigenze. La prima è tenere aperti l’allargamento e la chiamata, perché per un po’ di gente che è arrivata ce n’è tantissima che può essere ingaggiata in un progetto nuovo. La seconda è il percorso costituente, un partito plurale sta assieme solo se c’è discussione franca sui nodi politici essenziali. La terza priorità è la costruzione del campo. Armi per tenere in piedi l’Ucraina indipendente sì, per tenere in piedi la guerra no.

LEGGI L'ARTICOLO

Speranza: nasce una nuova sinistra, mi iscriverò al Pd. Nessuno vada via

Giovanna Casadio, la Repubblica

Noi abbiamo creduto nel percorso di costruzione del nuovo Pd. Lo abbiamo condiviso, e parlo come segretario di Articolo Uno, avendo aderito alla fase costituente. La vittoria di Elly alle primarie sancisce con ancora più forza la nascita del nuovo Pd. Era la nostra scommessa di aprire una nuova stagione della sinistra italiana. Possiamo dire di avere raggiunto l’obiettivo. Di fronte a una destra, le cui parole e atti da quelli del ministro dell’Interno Piantedosi a quelli del responsabile dell’Istruzione Valditara sono gravi, l’unità dei progressisti non è solo una scelta politica giusta, ma un obbligo morale. Sul Covid ho la coscienza a posto. Ho sempre agito nell’interesse esclusivo del Paese. Ho fiducia nella magistratura.

LEGGI L'ARTICOLO

Scotto: dopo un anno di guerra è miope non aprire una riflessione

Valerio Valentini, Il Foglio

Non chiedo svolte repentine. Chiedo che il nostro punto di vista, quello di chi predica le ragioni di un’iniziativa diplomatica, possa avere cittadinanza nel dibattito interno al Pd, che attraversi la carne viva del partito come attraversa già l’opinione pubblica. Schlein ha detto parole molto chiare. Occorre scommettere sul negoziato. Senza colpi di testa. E del resto, a evidenziare come la posizione di Biden, che punta quasi a spostare l’asse strategico europeo a est, sia in contraddizione con gli interessi europei, è stato un certo Romano Prodi. Che la linea della guerra a oltranza sia miope, lo dice sia Papa Francesco sia il segretario generale dell’Onu. E a parlare di un ritorno alla prospettiva di Helsinki è stato Sergio Mattarella.

LEGGI L'ARTICOLO

Errani: pace e lavoro, con Elly rimettiamo al centro i temi cari alla sinistra

Chiara Bissi, Il Corriere della Romagna

Con Schlein un nuovo legame con tanta parte del popolo di sinistra che in questi anni si è allontanato. Il Pd deve rappresentare quelli che non ce la fanno da soli e deve dare un’idea alternativa di società. La nuova fase aperta dal Pd mette in discussione l’intero sistema politico italiano. Dobbiamo guardare avanti e affrontare i problemi con una visione chiara e un’identità precisa. Basta guardare quello che sta alle spalle, gli elettori hanno dato un giudizio. Vogliono un nuovo Pd, un partito plurale che abbia la capacità di dare risposte innovative. Bonaccini ha fatto la sua parte con un discorso che ho apprezzato. La mia stima rimane intonsa, adesso però bisogna fare la sintesi più alta e avanzata possibile. Guai a pensare di aver risolto tutti i problemi.

LEGGI L'ARTICOLO

Geloni: Schlein, fuori dai giochi e per questo credibile. L’ultima chance del Pd

Chiara Geloni, Il Foglio

Può essere troppo tardi, può darsi che Schlein fallisca. Ma chi le ha aperto le porte del Pd aveva capito una cosa: di continuità il partito sarebbe lentamente morto. Le primarie, nate per legittimare l’impostazione plebiscitaria e presidenzialista delle origini, sono così, con un meraviglioso paradosso, diventate un gigantesco “entrate e cambiateci”. Il Pd che esiste non basta più, hanno detto gli elettori. Il Pd che pensate di dover rappresentare non è quello che avete in mente, hanno spiegato. Noi siamo questi, siamo qui appena fuori dalla vostra porta, hanno gridato presentandosi al gazebo gli stessi che magari due settimane fa non avevano votato alle regionali. Guardateci. Il bello comincia ora.

LEGGI L'ARTICOLO