#ingiroperlItaliaconArticoloUno/13: Lago di Garda-Verona-Lago di Garda

in giro per l'Italia e Primo piano

Abbiamo un appuntamento importante: dobbiamo incontrare Pippo Civati, Leader di Possibile.

Riprendiamo quindi l’Y10, questa volta però scarica di pacchi e  valigie. Corriamo verso Verona, passando per la famosa Via Gardesana, sfrecciando tra auto stracolme di turisti tedeschi che cercano il loro albergo sulla costa del Lago. Arriviamo alle 12:00, entrando nel centro della città. Aspettiamo sotto casa di Pippo; scende in ciabatte e polo estiva rossa. È una persona molto alla mano e cerca di stuzzicarci scherzando sulla nostra macchina. Ci porta in un bar non lontano da casa sua e ci sediamo a un tavolo a chiacchierare; sono tempi incerti, e ancora non si sa bene cosa succederà a ottobre, comunque siamo tutti e quattro molto positivi e siamo sicuri che la sinistra trovi il tempo e la possibilità di riunirsi e formare un argine alla destra populista che avanza. Incominciamo a fare l’intervista facendo tre domande: una sul nostro progetto, una sulla politica nazionale e una sui giovani; risponde in modo chiaro e sincero. Qualche giorno fa abbiamo deciso di chiamare sia a un esponente di Campo Progressista che di di Sinistra Italiana al quale faremo le stesse domande in modo da creare un confronto equo tra tutti gli intervistati. Cogliamo quindi l’occasione per tampinare su WhatsApp Nicola Fratoianni e Alessandro Capelli, chiedendo sempre più insistenti quando ci potranno mandare il loro video.

Dopo aver salutato Pippo e fatto una foto insieme alla macchina, andiamo verso il centro città a piedi, dove mangiamo panini comprati in un alimentari per risparmiare. Facciamo un breve giro, cercando di vedere i monumenti più belli della città e intervistare qualche ragazzo preso a campione. Incontriamo Matilde e Francesca, due ragazze che stanno facendo (ad agosto!!!) alternanza scuola-lavoro; sono rispettivamente del turistico e del linguistico e devono stare al sole in Piazza Delle Erbe a dare informazioni ai turisti. Questo è il tipo di scuola che dobbiamo combattere: un compito del genere non solo è poco istruttivo, ma crea diffidenza e rabbia degli studenti nei confronti della scuola e quindi delle istituzioni. Abbiamo chiesto a queste ragazze una intervista, ma preferiscono non apparire, per non essere messe in una situazione scomoda con la loro scuola.

Riprendiamo la macchina e torniamo a Cecina. Vedendo il lago non resistiamo più: prendiamo teli e costumi e ci facciamo un bel bagno sulle rive del Garda. Dopo andiamo a cena e la sera iniziamo subito a montare il video di Civati. E nella stanchezza di settimane di viaggio finisce un’altra delle nostre giornate.